FIUMICINO - «Il comitato ‘Il Timone – Per il Porto Crocieristico di Fiumicino’ nasce per mettere in luce le opportunità e i benefici che il porto turistico e crocieristico offrirà a Isola Sacra e a tutto il comune. Attualmente il comitato conta circa 200 cittadini fortemente interessati allo sviluppo e al benessere del territorio. Il comitato si propone di mantenere alta l’attenzione sull’opera, data la complessità del progetto, per valutare oggettivamente rischi e potenzialità. Il comitato vuole osservare, capire, analizzare il progetto, contribuendo così a migliorare il destino del territorio».

È quanto dichiara il comitato Timone. «Il comitato vuole esprimere innanzitutto il proprio sì all’opportunità di riqualificazione di un’area, quella del Faro, che versa in condizioni di grave degrado, sulla quale nessuna istituzione fino a oggi è riuscita a modificare realmente la situazione. A nostro avviso il porto di Fiumicino Waterfront permetterà questo cambiamento una volta per tutte, creando opportunità senza precedenti per il territorio, a partire dall’indotto: posti di lavoro, miglioramento delle infrastrutture, flussi turistici e molto altro» spiegano ancora. «Il progetto, sviluppato dalla società Fiumicino Waterfront, nasce sulle ceneri di quello dell’imprenditore immobiliare Bellavista Caltagirone, mai realizzato. Al naufragare del progetto in molti tirarono un sospiro di sollievo, comprese le tante associazioni che si battevano per la difesa dell’area. La nuova proposta è molto differente dal progetto Bellavista Caltagirone, a partire dall’eliminazione della cementificazione residenziale dell’area, dove erano previsti appartamenti per ospitare circa 5000 persone, in pratica un vero e proprio nuovo quartiere sulla costa di Isola Sacra». «Oggi l’opportunità è un’altra per l’area del Faro: un nuovo porto, con principi molto diversi, che secondo quanto appreso da questo comitato, rivoluzionerà la zona a vantaggio della comunità, in un’ottica di sostenibilità, innovazione e tutela del paesaggio», aggiunge il comunicato.

«Il progetto della Fiumicino Waterfront va anche oltre l’area prettamente portuale, prevedendo una riqualificazione ampia, con un’area ricettiva, un parco pubblico e piste ciclabili sul lungomare attiguo alla zona in questione, oltre a diverse aree dedicate alla comunità di cui tutti i cittadini potranno usufruire. Dunque non solo interventi funzionali al porto dunque, il nuovo progetto tiene conto dell’impatto visivo e paesaggistico della costa - sottolinea il comitato. -. Il porto, per imbarcazioni da diporto, vede anche la funzione crocieristica, come spiegato dall’amministratore delegato della Fiumicino Waterfront, Galliano Di Marco nelle audizioni in Commissione Speciale Giubileo della Regione Lazio, darà approdo a grandi imbarcazioni private e alle navi da crociera che potranno attraccare una per volta, utilizzando il porto come ‘home port’: ciò comporterà il passaggio, l’imbarco e lo sbarco dei turisti (italiani e stranieri) come accade a Civitavecchia, Venezia, Savona e Genova, a beneficiarne quindi saranno soprattutto alberghi, ristoranti e attività commerciali locali, che potranno offrire ospitalità e servizi nelle ore e nei giorni vicini alla partenza o all’arrivo - spiega il comitato -

Analizzando il progetto e il suo indotto emergono opportunità economiche per tutto il territorio, a partire dal Comune di Fiumicino, che riscuoterà dalla società concessionaria un contributo di sbarco capace di portare nelle casse comunali diversi milioni di euro l’anno, per i 99 anni di durata della concessione demaniale. Il contributo del porto stimato dalla società Fiumicino Waterfront non è inferiore ai 4 milioni di euro l’anno. Questo cospicuo contributo – dichiara ancora – è destinato al finanziamento di interventi di manutenzione del patrimonio cittadino, alla raccolta dei rifiuti di recupero e salvaguardia ambientale, nonché per gli interventi per la sicurezza del territorio, della polizia locale e per gli ambiti del turismo e della cultura. “Si parla di futuro dunque, in particolare per i giovani e per tutte quelle persone che hanno difficoltà occupazionali. La nuova infrastruttura infatti avrà bisogno di numerose figure lavorative, durante e dopo l’esecuzione del progetto. Probabilmente nuove migliaia di posti di lavoro in arrivo, anche legati al turismo e al mare, materie in cui molti giovani di Fiumicino sono preparati o si stanno preparando, data la vocazione turistica del territorio marittimo». «Il futuro del turismo dipende anche dalle spiagge, ecco un’altra opportunità che offre il porto: il ripascimento delle coste a vantaggio anche delle spiagge balneabili. Infatti circa la metà della sabbia escavata dal fondo per realizzare il porto di Fiumicino sarà analizzata e se adeguata poi riposizionata sulle spiagge ormai ‘mangiate’, erose, dal mare nella zona nord della costa di Fiumicino (Fregene e Focene in particolare). Una grandissima quantità di sabbia che sarebbe impossibile recuperare con dragaggi ‘normali’ o con l’acquisto dalle cave. Costi ‘impossibili’ che grazie al porto non saranno affrontati dai cittadini. “Per la questione ambientale inoltre è bene sapere che l’intera struttura sarà ecosostenibile e che le navi da crociera non inquineranno durante la loro sosta, essendo tutte le banchine progettate con la tecnologia cold-ironing che permetterà di alimentarle per tutte le necessità. Fondamentale rispetto alle opportunità che porta l’approdo turistico di Waterfront infatti anche il nodo strade e viabilità”.

“Da decenni Fiumicino e le zone limitrofe subiscono il traffico dovuto alla carenza di strade alternative a via dell’Aeroporto e via della Scafa, oltre che una insufficiente rete stradale interna a Isola Sacra e in altre zone del comune. Tutte le amministrazioni – si legge ancora – fino a oggi sono riuscite soltanto a fornire palliativi al problema, che resta a causa delle difficoltà tecniche ma soprattutto economiche. L’arrivo del porto a Fiumicino – secondo gli studi di fattibilità della Fiumicino Waterfront – avrà un impatto minimo sulla viabilità. Ma il fatto da notare è che il porto ha acceso finalmente l’attenzione di istituzioni, enti preposti e soprattutto l’opinione pubblica sulla questione viabilità. Durante la commissione regionale Speciale Giubileo la Fiumicino Waterfront ha spiegato che la società promotrice del progetto metterà a disposizione quasi 14 milioni di euro a titolo di opere di compensazione per partecipare alla realizzazione dell’adeguamento della viabilità esistente alle necessità della fase cantieristica e della fase operativa successiva. Fondi che saranno un punto di partenza per un’operazione di più ampio respiro e che ci auguriamo le istituzioni vorranno intraprendere, in sinergia con gli enti preposti sul territorio. Lo stesso aeroporto di Fiumicino, responsabile per il 90 per cento del traffico, che si riversa sull’arteria principale di collegamento tra Fiumicino e Ostia, si è detto aperto a sostenere le opere che servono a migliorare la vivibilità e a supportare lo sviluppo del territorio di Fiumicino, che lo accoglie da decenni” sottolineano ancora.«Inoltre il Comune di Fiumicino avrà un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione della società concessionaria, per noi cittadini un fatto rilevante, perchè ne va delle sorti della concessione e di tutta l’area, che altrimenti passerebbero alla giurisdizione del Commissario del Giubileo, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, allontanando la gestione da Fiumicino e dai suoi cittadini. Secondo il nostro comitato – aggiunge il comunicato – questo è un punto nevralgico, il progetto deve rimanere del territorio, per assicurarci il massimo beneficio da un’opera così rivoluzionaria.

Infine il comitato il Timone pone l’attenzione sul fatto che – qualora la variante attualmente in corso di approvazione da parte degli Enti competenti non ricevesse l’ok – la società concessionaria dovrà realizzare il progetto approvato nel 2010 e quindi rischieremmo di ritrovarci un progetto con palazzoni a due passi dal mare e dal centro abitato di Isola Sacra. Infatti, come da indicazione della Sovrintendenza Archeologica e dei Beni Culturali del PNRR, non esiste l’opzione per cui l’area del faro resti com’è attual`mente - conclude il comitato - Per tutto questo ci auguriamo che la variante venga approvata e che presto possa esserci l’avvio dei lavori per il nuovo porto turistico di Fiumicino», conclude il comitato.