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LADISPOLI – La coperta è troppo corta. E le denunce lanciate già nel periodo invernale non sono state accolte. Ora che è iniziata la stagione estiva, e gli incendi si ripetono all’ordine del giorno, come quello gravissimo di Cerveteri domenica, l’allarme torna a suonare per la carenza di uomini e mezzi nel comando dei vigili del fuoco. Pompieri etruschi impegnati magari a Fiumicino o in altre località del litorale (è il caso del rogo di sabato a Ladispoli pure): si deve attendere l’arrivo dei rinforzi da Roma o Civitavecchia. «Praticamente da anni denunciamo la carenza di uomini e mezzi – puntualizza Gabriele Fargnoli referente della Fns Cisl e assessore alle Politiche sociali di Ladispoli – il litorale nord, specialmente d’estate, avrebbe bisogno di essere potenziato. Quella che in gergo è definita partenza viene impegnata in chiamate che arrivano da altre località come Fiumicino e Santa Marinella, ad esempio. Si deve attendere che si attivino le squadre di altre sedi. Torneremo a sensibilizzare il Ministero dell’Interno assieme a Roberto Orlandi, che succede a Riccardo Ciofi alla guida della Fns Cisl Roma-Rieti affinché una volta per tutte ci sia la giusta attenzione per la sicurezza e a maggior garanzia di tutti i cittadini». Non c’è nemmeno l’autoscala, necessaria per gli interventi ai piani alti degli edifici. «È necessaria soprattutto una nuova classificazione da Sd3 a Sd4 – prosegue Fargnoli -, la più alta in termini di importanza in una scala che va da 1 a 4 e che porterebbe di conseguenza ad un potenziamento del personale e dei mezzi. Noi insistiamo sull’autoscala, essenziale per prestare soccorso ai piani alti e che giunga sul sinistro in tempi celeri».
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