TOLFA - Nuovo appuntamento del Gruppo di Lettura. Mercoledì 19 giugno alle ore 18 presso il Polo Culturale di Tolfa i membri del Gruppo di Lettura della Biblioteca si incontreranno per parlare del libro postumo di Michela Murgia dal titolo: "Ricordatemi come vi pare". (Mondadori)

''Come siamo arrivati a questo punto così, di colpo? È la domanda a cui ho cercato di dare una risposta in una serie di stories di Instagram, nelle quali ho ripercorso gli ultimi trent'anni di storia italiana per spiegare come si è arrivati a un "nuovo fascismo". Rileggiamole e intessiamole insieme''. Così si racconta Michela Murgia nel libro postumo che è in libreria dallo scorso 30 aprile, con il titolo di ''Ricordatemi come vi pare''.

Questo libro è il frutto di una settimana di registrazioni in cui la Murgia si è raccontata a Beppe Cottafavi, suo editor e amico. In questo testo ad essere letta è la viva voce dell'intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma, soprattutto, sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell'unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. Alla vigilia di una morte che l'ha vista gioiosa come una martire capace di cantare mentre avanza verso i leoni, Michela Murgia ha trascorso una settimana a raccontarsi a Beppe Cottafavi, suo editor e amico. Le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro splendidi racconti ritrovati e da altri testi perduti che l'autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l'altro. Da un simile stagno brulicante di vita, come quello sulle cui rive è cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele queer, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale. Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com'è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un'irriducibile aspirazione alla felicità. Nata a Cabras in Sardegna, la Murgia, prima di diventare scrittrice ha sperimentato una grande quantità di altre professioni: dalla venditrice di multiproprietà al portiere di notte.

Durante una di queste esperienze lavorative, ha tenuto un blog in cui ha raccontato la realtà quotidiana vissuta dagli operatori del call center dove era impiegata. La raccolta dei post da lei scritti è diventata il suo primo libro, "Il mondo deve sapere", pubblicato nel 2006, che ha ispirato anche la sceneggiatura del film "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì.

Nel 2009 ha pubblicato "Accabadora", romanzo ambientato in Sardegna vincitore di numerosi premi, tra cui il Premio Campiello nel 2010. Del 2011 è invece "Ave Mary", riflessione sul ruolo della donna nel contesto cattolico. Tra le opere successive troviamo il romanzo "Chirú" (2015), "L'inferno è una buona memoria" (2018), "Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo" (2019), "Stai zitta" (2021), "God Save the Queer. Catechismo femminista" (2022) e "Tre ciotole" (2023). Nel 2018 ha debuttato come attrice interpretando Grazia Deledda nello spettacolo teatrale "Quasi Grazia", diretto da Veronica Cruciani e tratto dall'omonimo testo di Marcello Fois.

Nel 2023 ha reso nota la sua malattia ed è morta il 10 agosto 2023.

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