Questa mattina i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo hanno ricevuto la visita del comandante interregionale dell’Italia Centrale,  generale di Corpo d’Armata Bruno Buratti che è stato accolto dal comandante provinciale, colonnello Carlo Pasquali, e dai comandanti dei dipendenti Reparti territoriali.

L'alto Ufficiale si è intrattenuto con i militari di ogni ordine e grado unitamente ad una rappresentanza della sezione locale Anfi (Associazione nazionale finanzieri d’Italia) per sottolineare il legame inscindibile tra le fiamme gialle in servizio e in congedo.

Successivamente, il generale ha assistito ad un briefing operativo, in occasione del quale sono state illustrate le più rilevanti attività di servizio svolte ed in corso di esecuzione dai reparti nei principali settori della missione istituzionale del corpo, con particolare attenzione alle frodi connesse alla cessione di crediti di imposta fittizi, all’evasione fiscale, alle attività investigative nel settore del controllo della spesa pubblica.

Nel corso dell’incontro sono state anche affrontate le strategie operative dei Reparti dipendenti orientate alla lotta agli sprechi nell’erogazione di risorse pubbliche, alla luce degli ingenti investimenti connessi all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che riveste carattere di centralità nei piani operativi del corpo.

Con l’occasione il generale di corpo d’Armata Buratti ha incontrato anche il presidente del Tribunale Francesco Oddi, il comandante dell’Aves Andrea Di Stasio, il questore  Fausto Vinci e il comandante provinciale dei Carabinieri Massimiliano Friano.

Al termine dell'incontro il generale di Corpo d’Armata, Bruno Buratti, nel raccogliere il plauso di tutte le autorità per l’impegno e la professionalità dimostrati dai militari del Comando provinciale di Viterbo, ha pronunciato parole di apprezzamento per il lavoro compiuto e per i risultati sinora conseguiti dai finanzieri della Tuscia, esortandoli a proseguire nella direzione intrapresa al fine di assicurare un concreto presidio di legalità economica.