LADISPOLI – «Piante morte, soldi sprecati e incuria». Il Pd entra a gamba tesa sul progetto Arbolia inaugurato nel 2022 e che ha previsto la piantumazione di 3mila alberi del nuovo bosco di Ladispoli. Per i dem locali però la situazione non è così rosea. «Molti cittadini – scrive in una nota il circolo “Luciano Colibazzi” ricorderanno gli annunci trionfalistici del sindaco Grando di due anni fa, in periodo di campagna elettorale: tremila piante per una zona verde al Cerreto. I nostri consiglieri, Silvia Marongiu e Crescenzo Paliotta, fecero presente i rischi: terreno non adeguato (anche calcinacci di risulta), mancanza di manutenzione e di innaffiamento, periodo di piantumazione sbagliato. Queste sono le condizioni attuali: piantine secche sommerse da erbe e cespugli spontanei». Ora si attende la replica da parte di Palazzo Falcone che alle precedenti critiche aveva già risposto in modo piccato con le parole del consigliere comunale e delegato alle Aree protette, Filippo Moretti. Al taglio del nastro di Arbolia, venne spiegato come la vicinanza ad un corso d’acqua dolce, tra i benefici ecosistemici del nuovo bosco, consentisse di sviluppare un’importante nicchia ecologica per fauna e avifauna locali. Sulle sponde del Sanguinara alla fine di viale Mediterraneo, erano state messe a dimora diverse specie autoctone arboree e arbustive tra cui lecci, aceri e lentischi. In quella zona, in futuro, dovrebbe essere realizzato un nodo stradale che consentirà agli automobilisti di lasciare l’Aurelia per entrare direttamente nel rione Cerreto.

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