LADISPOLI – «Sono perseguitato da questo Comune». Sbotta Flavio Russoniello, avvocato del foro di Civitavecchia. «Mi hanno stangato due volte e nemmeno avrebbero potuto secondo quanto stabilito dal giudice». Eppure dagli uffici del municipio l’ingiunzione di pagamento è partita per ben due volte nonostante il legale l’abbia spuntata nella diatriba al giudice di pace. Tutto parte da un semplice multa. Tramite pec il comune di Ladispoli, il primo giugno del 2022, invia l’ingiunzione di pagamento al multato per la somma di 307 euro. Richiesta però respinta al mittente dal legale che si oppone al giudice di pace di Civitavecchia. La questione sembra congelata almeno fino alla decisione del giudice e invece il comune gioca d’anticipo e attraverso la Sap, la società abilitata, procede con l’esecuzione forzata in data 30 gennaio 2023. Oltre il danno la beffa per l’avvocato che il mese successivo si vede sottratto dal proprio conto bancario la somma di 352 euro. Eppure le cose per il professionista si erano messe bene quando il giudice Russo, qualche mese prima, con un provvedimento ufficiale aveva sospeso l’esecuzione della procedura del comune. Questione risolta? Nemmeno per sogno. Ecco il colpo di scena: il municipio non si accontenta e concede il bis pochi giorni fa. È il 12 maggio quando sempre la Sap detrae dal conto ulteriori 398 euro sempre sulla scorta della medesima ingiunzione di pagamento. Legale che a questo punto sarà costretto nuovamente a difendersi dall’attacco costante delle istituzioni locali. «In spregio all’ordine del giudice – critica Flavio Russoniello – mi è stata sottratta illegittimamente questa ulteriore somma nonostante già una volta fosse stato disattesa la decisione del giudice. Ritengo gravissimo che un ente pubblico tolga dal conto corrente di un cittadino due volte la somma per la quale un giudice aveva sospeso l’esecuzione».

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