A distanza di un mese, un nuovo ordigno bellico è stato rinvenuto nel lago di Bolsena. Dopo il ritrovamento e la neutralizzazione di una mina anticarro a fine giugno, un altro residuato, che risalirebbe alla Seconda Guerra Mondiale è emerso dalle acque del bacino lacuale.

L'ultima scoperta è avvenuta nella giornata di domenica con le stesse modalità della precedente, ovvero grazie all'attenzione di alcuni bagnanti nella zona di San Domenico, nel territorio del Comune di Bolsena. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di un proiettile di artiglieria di circa 100 centimetri; un reperto storico risalente alla seconda guerra mondiale. Immediatamente, è stato lanciato l'allarme e, sul posto, sono intervenuti esperti, forze dell'ordine e tecnici per effettuare un primo sopralluogo.

L'area è stata prontamente interdetta e la balneazione vietata su disposizione del sindaco Andrea Di Sorte, in attesa che gli specialisti completino le operazioni di bonifica. Le autorità locali, insieme ai tecnici, stanno ora pianificando la rimozione in sicurezza dell'ordigno per garantire l’incolumità dei residenti e dei turisti che frequentano il lago.

Come accennato all’inizio, il ritrovamento di domenica fa seguito a quello di una mina anticarro, rinvenuta a fine giugno tra le località Val di lago e Staccionato, fatta poi brillare una decina di giorni più tardi. L’amministrazione comunale invita tutti i cittadini e i visitatori a rispettare le disposizioni di sicurezza. Il primo cittadino ha infatti emesso apposita ordinanza, in cui si stabilisce «con decorrenza immediata fino al termine dell’esigenza e di messa in sicurezza dei luoghi il divieto di balneazione e l’interdizione del segmento di spiaggia antistante il luogo interessato in località San Domenico». La prudenza e la collaborazione di tutti sono fondamentali per affrontare e risolvere situazioni di questo tipo senza incidenti.

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