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MONTALTO DI CASTRO - Non smette mai di regalare meraviglie e storia il parco archeologico di Vulci. Martedì mattina il direttore scientifico di Fondazione Vulci, Carlo Casi, insieme al funzionario della Soprintendenza dell'Etruria meridionale, Simona Carosi, ha aperto una nuova tomba rinvenuta presso la necropoli dell'Osteria. Il corredo del defunto sarà oggetto di studio per aumentare le conoscenze sugli abitanti di Vulci. Presenti all'evento le amministrazioni comunali di Montalto di Castro e Canino. La sepoltura etrusca rinvenuta risale alla fine del VII secolo a.C. È stata aperta per la prima volta dopo 2600 anni: occultata alla vista e alle attenzioni dei tombaroli soltanto da qualche lastra di tufo, la tomba etrusca appena emersa nella Necropoli dell’Osteria, a Vulci, risulta completamente inviolata.
E’ situata accanto alla nota Tomba delle mani d’argento ed è poco distante dalla Tomba del pittore delle rondini. La sepoltura che sta venendo alla luce in questi giorni restituisce in modo insolito il vero e proprio banchetto funebre, così come lo avevano deposto gli etruschi secoli e secoli fa; è stata una vera sorpresa per gli archeologi impegnati negli scavi.
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