Via Matteotti, rivoluzione in arrivo?

I lavori di ripavimentazione stradale nella parte iniziale, di fatto quasi la metà dell’intero tratto, sono conclusi, però l’intervento già eseguito ha rivelato una prima sorpresa.

E ancora più curiosità sta sollevando un manufatto in travertino posto su un lato della carreggiata nella porzione di via su cui si sta intervenendo in questi giorni.

Una doppia novità, a cui aveva accennato l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne prima dell’avvio dei lavori senza però specificare in cosa consistesse la sorpresa.

La Provincia pensa di averla scoperta. E, se l’ipotesi si dovesse rivelare corretta, sarà certamente fonte di polemiche e proteste da parte dei commercianti e dei residenti.

Nel tratto in cui l’intervento è già concluso si può facilmente notare che al marciapiede esistente è stata aggiunta una lastra che ne va ad ampliare la larghezza. Riducendo quindi la corsia in cui transitano le auto. E di conseguenza lo spazio per parcheggiare.

L’altra novità è costituita dai due “muretti” di travertino posizionati al lato del marciapiede sinistro, salendo verso piazza della Rocca, della lunghezza di circa tre metri e che occuperebbero in larghezza - se le misure saranno quelle che si possono stimare allo stato attuale - almeno una settantina di centimetri di carreggiata.

Sembra che tale manufatto sia destinato a diventare una fioriera che, nelle intenzioni dell’amministrazione, andrebbe ad abbellire via Matteotti. Un arredo urbano che, come è facile prevedere, aggiunto all’ampliamento del marciapiede restringerà ulteriormente le dimensioni della carreggiata.

Non essendo nostra intenzione creare allarmismo - la questione parcheggi in centro è di quelle urticanti - abbiamo chiesto lumi all’assessore Aronne che, in prima battuta, precisa che «non è quella la sorpresa che ho preannunciato ma per ora ancora non la svelo».

Per quanto riguarda i marciapiedi spiega: «Sono stati allargati perché prima non erano a norma per i disabili».

Il manufatto in travertino è in realtà una vasiera «che è stata posizionata all’altezza di quell’obbrobrio di palazzo (quello ubicato a metà via in “stile” semi moderno realizzato in vetro che cozza con gli edifici presenti ndr.) in cui saranno messe a dimora delle piante perché vorremmo che quella diventi una via di passeggio e quindi va abbellita».

Un restringimento che va a discapito del parcheggio?

«Si tratta di un intervento che toglie quattro posti auto. - sottolinea Aronne - E’ stato tutto previsto perché si possa continuare a parcheggiare. Tranne nel punto della fioriera in cui gli alberi, oltre a nascondere quel palazzo, sono messi in linea con piazza Verdi. Si chiama arredo urbano».

Nulla è stato deciso su quale specie vegetale cadrà la scelta dell’amministrazione perché «stiamo facendo un’analisi sul parco urbano di Viterbo. Forse sul tipo di piante posizionate nelle vasiere di via Marconi. Alberi che radicano in verticale e necessitano di poca acqua» conclude l’assessore Emanuele Aronne.

Intanto dopo la pausa ferragostana i lavori su via Matteotti sono ripresi questa settimana.

Ciò costringerà i Facchini a una deviazione dal tradizionale percorso nel giro delle sette chiese che effettuano il 3 pomeriggio, dopo l’incontro al Teatro Unione con l’amministrazione comunale.

Il Sodalizio sta lavorando per individuare una strada alternativa per arrivare dalla chiesa di San Francesco, ultima tappa, a Santa Rosa.

Anche lo scorso anno, causa lavori su via Maria Ss Liberatrice, il corteo fu costretto a ripiegare su una strada laterale della Trinità.

Non sono certo questo tipo di intoppi a impensierire i Facchini. Sono abituati a procedere compatti, a passo cadenzato, come un sol uomo verso la meta prefissata.