LADISPOLI - C'erano anche gli agricoltori del litorale romano, a bordo dei loro trattori, venerdì sera sul Raccordo anulare. Una protesta pacifica, che ha portato decine e decine di mezzi agricoli a percorrere il Gra per protestare contro le politiche comunitarie. «Il presidio andrà avanti», ha spiegato l'agricoltore, Marco Lovato. A confermarlo anche il ladispolano Gianfranco Fioravanti. «Non torniamo indietro». Trattori ancora al chilometro 29.7 della statale Aurelia dunque. E agli agricoltori del territorio, ora se ne uniscono altri da Orte e anche da Ferrara. Un vero e proprio “accampamento” che col passare dei giorni cresce sempre di più. Proprio ieri è comparso anche un tendone per consentire probabilmente agli agricoltori di ripararsi dalle intemperie di questi giorni. E non si esclude nemmeno una presenza al Circo Massimo, il 15 febbraio per tornare a chiedere al governo e soprattutto alla comunità europea di individuare delle soluzioni per un comparto che da anni vede i margini dei profitti assottigliarsi sempre di più. Intanto venerdì sera al presidio sulla Nomentana si era portato anche il ministro Francesco Lollobrigida. «Non siamo disponibili a rinunciare all'agricoltura, al nostro cibo», aveva detto tornando a puntare i fari sul "no" del governo italiano alla commercializzazione, all'interno del Paese, di carne sintetica «perché quel modello (trasferire la produzione del cibo dentro le fabbriche) distrugge la nostra civiltà».

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