CERVETERI – Il progetto del glamping non piace nemmeno alla sinistra che sposa in pieno le proteste delle associazioni ambientaliste che hanno lanciato una raccolta firme per bloccare il piano urbanistico in località Stallonara, votato dalla giunta comunale cerveterana che prevede, almeno nel disegno originario, prefabbricati, spazi per camper e tende, almeno 82 bungalow con capienza di oltre 300 persone, 70 piazzole di sosta camper con circa 280 unità ma anche due piscine, di cui una al coperto e altro ancora. La Costituente Comunista si fa sentire e chiede persino la “testa” dell’assessore all’Urbanistica di Cerveteri e quella del delegato alle Zone protette. «Da Cerveteri – riposta la nota - non abbiamo letto o sentito nulla proveniente dal Partito Democratico, Governo Civico, Annozero Europa Verde, Noi per Cerveteri e Cerveteri Domani che fanno parte appunto della maggioranza. Nulla è stato detto ancora neppure dall’ex sindaco Alessio Pascucci uno dei leader politici indiscussi di quella coalizione nella sua doppia veste di consigliere comunale a Ladispoli e dell’Area Metropolitana di Roma Capitale, nonché candidato di punta alle ultime elezioni regionali addirittura con la lista Verdi e Sinistra». Poi le contestazioni: «Riteniamo – è il pensiero della Costituente Comunista - che il progetto attuale e le modalità con cui la giunta ha deliberato la sua adozione rappresentino un grave precedente in questa fase storica che innescano, in modo evidente, una nuova stagione di discutibili scelte urbanistiche e contrattazioni edilizie sul territorio comunale». Infine le richieste di un passo indietro di Riccardo Ferri e Roberto Giardina. «Non solo chiediamo il rifiuto politico dell’iniziativa speculativa in questione, ma anche le immediate dimissioni dell’assessore all’Urbanistica e del delegato comunale alla Zona protetta a causa della loro rispettiva comprovata inaffidabilità nella pianificazione urbanistica e della tutela di un’area naturalistica».

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