SANTA MARINELLA – Il sindaco Pietro Tidei, non dà peso alle scelte di Legambiente, che non ha inserito Santa Marinella tra le località marine ad aver diritto alla famosa bandiera blù. “Il nostro mare è tra i più puliti del Lazio – spiega il sindaco – e la bandiera non ci serve”. Il sindaco non è affatto sorpreso né dispiaciuto che la sua città e annesse spiagge non abbiano ottenuto la certificazione di garanzia su servizi e qualità delle acque. Il primo cittadino invece, è più preoccupato dell’assalto estivo che a breve si registrerà nella cittadina balneare. Santa Marinella e la vicina Santa Severa senza bandiere blu, non è una limitazione per il turismo? “Assolutamente no, visto che quel bollino va richiesto e noi non abbiamo proprio aderito. Il nostro mare è tra i più puliti della regione e ce lo hanno detto, poche settimane fa, i dati dell’Arpa Lazio, eccellente, a loro dire”. Perché non vi siete candidati? “Il Comune è appena uscito da un dissesto finanziario, sarebbe stato impegnativo riuscire a rientrare entro tutti i requisiti richiesti. Speriamo davvero di poterlo fare il prossimo anno, ma ribadisco che le nostre acque sono in ottime condizioni. Abbiamo anche lavorato per ridurre gli scarichi a mare. Però abbiamo un problema ben più serio. La verità è che qui non c’è più un lettino libero, è tutto prenotato. Abbiamo i balneari che ci chiedono di creare nuove spiagge, visto il pienone previsto. Bisognerà mettersi in fila per avere una sdraio quest’estate”. Il litorale del resto non ha molto spazio, anche per colpa dell’erosione che ha ridotto l’estensione di lidi. “Come molti comuni. Abbiamo 24 chilometri di spiagge e oltre il 70% sono libere, il che significa circa il 30% di stabilimenti. Siamo in attesa dei progetti della Regione che deve fare le scogliere a difesa della costa, ma bisognerà fare attenzione a non danneggiare la Posidonia, specie di alga protetta al centro di un mio progetto. È dal ‘900 che i piccoli malati di polmonite e tubercolosi venivano portati dal Bambino Gesù a Santa Marinella, perché qui abbiamo iodio e benefici dell’alga. Voglio far diventare la città una stazione climatica, un luogo dove venire a guarire”.

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