LADISPOLI – Strade “innevate”, marciapiedi completamente ricoperti di polline così come alcuni giardini pubblici della città. Per chi è allergico è un inferno. Numerose zone sono alle prese con questo problema. C’è persino un parco pubblico, quello di piazza Domitilla nel rione Caere Vetus, inavvicinabile per le famiglie e i bambini che devono stare lontani dal polline per questioni di salute. Sembra un paesaggio romantico pieno di fiocchi che rendono anche l’atmosfera particolarmente suggestiva a ridosso dell’estate. Però gli abitanti hanno poca voglia di ironizzare. Proteste in via Gabriele D’Annunzio dove persino le auto parcheggiate sono tutte bianche e appiccicose. «In questa via – è lo sfogo di Marco, residente - dobbiamo vivere reclusi perché altrimenti lo ingeriamo e lo respiriamo il polline, possiamo anche rimanere con il vestiario sporco perché impossibile da lavare e da far asciugare all’aperto se non vogliamo che gli indumenti diventino dei fiori impollinati». Le difficoltà oggettive non sono solo per le persone ma anche per gli amici a quattro zampe che non riescono a fare a meno di ingerire i fiocchi quando escono con i rispettivi padroni. Il comune finora non ha programmato tempestivamente un servizio di potatura e pulizia del verde degli alberi, in questo caso pioppi.

Per gli esperti non avrebbero da soli poteri allergenici ma legandosi ad altri pollini invece sì, tanto da causare pure disturbi respiratori. Le segnalazioni sono state inoltrate a Palazzo Falcone a cui spetta ora intervenire nelle aree più a rischio per scongiurare ulteriori rischi e poter consentire ai cittadini di uscire in tranquillità e di raggiungere i giardini con i loro figli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA