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LADISPOLI – «Corse di moto e scooter, locali che producono musica ad alto volume fino a notte fonda: qui non si dorme». L’estate entra nel vivo e con essa anche le polemiche dei residenti già esasperati prima del solito. I cittadini chiamano in causa anche la classe politica che in qualche modo si era fatta da garante per tutelare la salute pubblica. «Il sindaco oltre un mese fa ha incontrato i gestori ma non i cittadini – ricorda Massimiliano – ma a quanto pare i proprietari delle attività se ne infischiano dato che di notte i vigili urbani non possono effettuare controlli e le forze dell’ordine non hanno strumenti certificati per rilevare l’eccesso di decibel che invadono le nostre case fino alle 2.30 di notte. La legge dovrebbe essere rispettata anche in questa città». L’ultima ordinanza sindacale di Palazzo Falcone (la numero 29 del 18 maggio 2023) ha esteso i tempi di diffusione sonora, permettendo la musica fino alle 2 nei fine settimana estivi nel centro urbano e fino alle 3 più in periferia anche a non molta distanza dalle abitazioni. Proteste anche per le continue scorribande di moto e motorini con i giovani che rischiano pure di travolgere i passanti sul lungomare. È un film che si ripete ormai da troppo tempo. E torna la richiesta di istituire la zona a traffico limitato non solo sul viale Italia nel week end degli eventi e dei concerti estivi. «Ci abbiamo già pensato – ammette Pierpaolo Perretta, consigliere comunale e delegato a Demanio e Polizia locale di Ladispoli – ma si dovrebbero rimuovere circa 200 parcheggi e per i residenti questa soluzione non sarebbe gradita. Nel frattempo che la nostra giunta si impegni a realizzare nuovi posti per le auto, questione su cui sta lavorando, si potrebbe comunque procedere con qualche iniziativa che renda il lungomare pedonale. Vedremo in queste settimane ma, ripeto, una volta che ci saranno più parcheggi sarà tutto più facile».
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