LADISPOLI - Niente da fare per l'emendamento proposto dall'opposizione in materia di "inquinamento acustico". Ladispoli Attiva, durante l'ultimo consiglio comunale, aveva proposto infatti di dirottare 70mila euro inseriti in bilancio per l'acquisto della stazione mobile della Polizia locale, in un intervento più concreto in tema di "lotta all'inquinamento acustico". Tema molto sentito in città soprattutto dai residenti delle zone centrali e in particolar modo del lungomare che da anni si battono per il rispetto degli orari e dei decibel, tanto che avevano portato avanti anche una raccolta firme. Ma per il sindaco Grando l'emendamento e il dirottamento dei fondi non è necessario. «Abbiamo già avviato dei contatti con alcuni tecnici», ha spiegato il sindaco Alessandro Grando in consiglio comunale assicurando la presenza di un tecnico «che supporterà la Polizia locale nei controlli che potrà effettuare». A confermarlo è stato anche il delegato al Demanio marittimo e alla Polizia locale, Pierpaolo Perretta: «Stiamo attuando tutto ciò che è necessario per l'attivazione di un sistema che possa essere di ausilio alla Polizia locale e alle forze dell'ordine». Niente da fare - ha ricordato Perretta - per l'utilizzo di fonometri da parte degli agenti della municipale: «L'Arpa ha detto che nessuno strumento può essere utilizzato dalla Polizia locale». Lo aveva detto a febbraio scorso e lo ha ribadito proprio in questi giorni. «Quello che invece possiamo fare - ha aggiunto - è attivare un percorso che dovrà essere sostenuto in concorso con le forze dell'ordine». In "parole povere": l'affidamento di un incarico a un tecnico, l'inasprimento della delibera e una serie di azioni che possano andare a limitare l'imaptto acustico.

Dubbi però sulle iniziative messe a punto dall'amministrazione comunale arrivano proprio da Ladispoli Attiva. La mozione alla quale si fa riferimento «è dello scorso anno», ha ricordato Marcucci in consiglio comunale evidenziando come «l'estate è già iniziata» e i cittadini già tremano temendo altre notte insonni. «Quando avrete dato l'incarico al tecnico l'estate sarà già finita», ironizza infatti Marcucci che ha anche ricordato come a volte non serva una figura specializzata per far rispettare le regole, ma bastano dei semplici controlli. Riflettori puntati sulle richieste di autorizzazioni pervenute al Comune per svolgere attività di intrattenimento: «Dall'accesso agli atti effettuato il Suap mi ha detto che nessuno ha fatto richiesta. Bastava quindi che la municipale andasse negli stabilimenti per chiedere le autorizzazioni».