MANZIANA - Ha un triste epilogo l’incidente sul lavoro avvenuto a Manziana l’8 gennaio, quando Stefano Di Rienzo, durante il servizio di raccolta differenziata è caduto dal mezzo su cui stava lavorando. Nelle scorse ore, l’operatore ecologico, dipendente della ditta Il Pellicano, che ha in appalto il servizio, è deceduto. A renderlo noto è la Fp Cgil di Roma e Lazio, che in una nota ha aggiunto: «Siamo agli inizi dell’anno e le notizie di morti sul lavoro non si fermano. Nel settore dell’igiene ambientale, in particolare, c’è un pericoloso quanto generalizzato disinteresse in tema di sicurezza e salute sul lavoro. Le ditte che si aggiudicano servizi con offerte al ribasso, scaricano sul costo del lavoro e sulla sicurezza i minori introiti. Gli operatori si trovano così a lavorare su mezzi fatiscenti, spesso senza tutele e con orari di lavoro ai limiti dello sfruttamento». «Non è solo questione di scarse risorse e disinvestimenti – si legge ancora nel testo – quanto di complessiva disattenzione alla cultura del lavoro: accade nelle grandi come nelle medie e piccole aziende del settore. Pochi anni fa, un altro incidente simile, sempre a Manziana. Questioni prioritarie come la salute e la sicurezza degli operatori troppo spesso vengono sottovalutate. Manca il rispetto delle minime norme di sicurezza e si contravviene a quanto previsto anche dai contratti del settore». Infine, un appello alle Istituzioni competenti: «È necessario investire in questo campo, a partire da maggiori regole nelle procedure di appalto, dall’adeguatezza delle risorse che gli enti locali investono al rispetto obbligatorio delle norme per le società che concorrono all’aggiudicazione del servizio. Le nostre condoglianze alla famiglia del lavoratore».
Dal canto suo però l'azienda in questione precisa che la situazione rappresentata dalla Fp Cgil di Roma e Lazio non può essere ricondotta alla società che opera a Manziana. «I mezzi sono nuovi - hanno dichiarato da Il Pellicano - e omologati. Peraltro le pedane dei mezzi hanno dei sensori che riconoscono, proprio per la sicurezza e l'incolumità degli operatori, la velocità con cui viaggia il mezzo». Ad oggi inoltre non sono ancora chiare le cause della morte di Stefano Di Rienzo. Non si esclude infatti che l'operatore possa essere stato colto da malore durante lo svolgimento del servizio.