Altri due solidali della cosiddetta Mafia viterbese sono stati raggiunti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Il provvedimento è stato emesso nei giorni scorsi dal tribunale di Roma – sezione misure di prevenzione nei confronti di due uomini residenti a Viterbo.

Uno dei due, italiano di 36 anni, Gabriele Laezza, è già ristretto presso una casa circondariale perché coinvolto nell’operazione “Erostato”, portata a termine dai carabinieri di Viterbo, che consentì di scardinare tempo addietro un’organizzazione criminale operante con metodi mafiosi in questo capoluogo.

L’altro, di origine rumene, di 28 anni, ristretto agli arresti domiciliari, annovera numerosissimi precedenti per reati contro la persona, maltrattamenti in famiglia e in tema di sostanze stupefacenti.

Entrambe le misure di prevenzione della sorveglianza speciale, emesse a seguito di una scrupolosa istruttoria effettuata dagli agenti della divisione anticrimine su richiesta del questore di Viterbo, avranno decorrenza dal momento della scarcerazione dei due soggetti, obbligandoli per due anni a non rincasare dopo le 21 a non uscire dall’abitazione prima delle 7 a non partecipare a riunioni pubbliche senza il permesso dell’autorità giudiziaria e a non frequentare pregiudicati e persone sottoposte a misure di prevenzione e sicurezza.

L’inosservanza delle prescrizioni e degli obblighi della sorveglianza speciale è punita con l’arresto da tre mesi ad un anno.