CIVITAVECCHIA – «Chiederemo la riapertura delle indagini». A dirlo è l'avvocato Norma Natali che rappresenta il Comitato dei parenti Madonna del Rosario di Civitavecchia dopo il respingimento dell’opposizione alla richiesta di archiviazione del Pubblico ministero arrivato dopo l’udienza dell’11 aprile 2024. Una vicenda iniziata dopo le 16 denunce-querele presentate nell'aprile 2020 dai familiari dei degenti della Rsa, primo grande focolare Covid che ha visto 22 vittime, secondo i dati forniti proprio dal Comitato. Una strage di anziani su cui, secondo l’avvocato Natali, andava fatta maggiore chiarezza e proprio per questo la scelta, sostanzialmente, di dare l’ok all’archiviazione del caso non va giù. Una decisione che lascia l’amaro in bocca ai parenti e allo stesso legale, soprattutto perché circa 10 giorni dopo è arrivata la notizia che per l’altro processo legato al covid, quello per la Rsa Bellosguardo, invece si è scelto di andare a processo per i 12 decessi nella struttura tra l’aprile e il maggio del 2020 con la prima udienza che sarà il 21 febbraio 2025. «Vogliamo - ha sottolineato Natali - che le indagini siano riaperte in modo da poter andare avanti con tutto quello che non è stato fatto precedentemente. Siamo certi della nostra causa, vogliamo che siano acquisite testimonianze e cartello perché quelle persone sono morte di covid». Secondo l’avvocato Natali non è chiaro perché per vicende così simili come quelle delle due Rsa si sia scelto di procedere in modo così diverso soprattutto perché nell’ordinanza di archiviazione si cita proprio Bellosguardo, insomma Natali e il Comitato vogliono andare a fondo e non si rassegnano. Era fine marzo 2023 quando Antonio Burattini, dell'associazione Anchise e presidente del Comitato, spiegava: «su 42 positivi ci furono ben 22 decessi, su un totale di 59 persone presenti inizialmente in una struttura dove, ricordo, fino al 4 marzo noi parenti potevamo entrare, dal 5 in poi no. Dopo pochi giorni si iniziò a parlare di 55 persone perché il 9 e l'11 ci furono due decessi, un altro il 21 a Roma e un paziente fu invece ricoverato». Il prossimo passo, quindi, sarà la richiesta ufficiale da parte di Natali della riapertura delle indagini per fare chiarezza in ogni modo possibile.

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