CERVETERI – Giornata di presentazione oggi al Granarone con “Le tre vite di Lisa” (ore 17), libro testimonianza degli errori che hanno causato la morte di Elisabetta Federico e scritto dai genitori. L’opera – presentata a cura del settimanale Ortica del Venerdì - denuncia scelte sanitarie discutibili. Nasce L.I.S.A (Lottiamo Insieme per la Salute degli Adolescenti) con l’intento di introdurre negli ospedali la figura di mediatore medico-scientifico che possa spiegare le diagnosi e le terapie mediche ai famigliari del malato, mettendoli in condizioni di concordare sulle cure o chiedere una seconda opinione. Particolare la storia di questa ragazza stroncata dalla modalità sbagliata con la quale uno staff di medici ha affrontato la sua patologia, guaribilissima. Una malattia non oncologica trattabile con cure farmacologiche o ricorrendo, è il suo caso, ad un trapianto di midollo osseo. Proprio per l’infusione Lisa fu ricoverata all'ospedale Bambino Gesù di Roma dove è morta il 3 novembre 2020. Causa del decesso: l’infusione di midollo completo di 350 millilitri di globuli rossi incompatibili. Fin dall'inizio – hanno sempre detto i familiari - era chiaro ai sanitari che la donatrice non era idonea per età, peso corporeo e gruppo sanguigno incompatibile con quello di Lisa, eppure, l'equipe medica ha proseguito nel trapianto, risultato fatale.

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