FIUMICINO - Ristoratori, esponenti di associazioni ed amministratori locali si sono riuniti al convegno “I tavoli del mare”, per fare il punto sulla situazione legata alla ristorazione, settore portante dell’economia di Fiumicino. Non solo sono state esposte le criticità, ma i partecipanti si sono impegnati anche a fornire delle soluzioni.

Al “tavolo della pesca” hanno partecipato Francesca De Pascali, presidente della commissione attività produttive, commercio, mercati, agricoltura, caccia e pesca, taxi, ncc, personale, affari generarli, turismo e pubblicità, Marco Fiorucci e Benny Gili dell’associazione Periferia Iodata, Giuseppe Galli, dirigente area sviluppo economico del comune di Fiumicino e Roberta Salvatori, ristoratrice.

Una delle principali criticità riguarda la percezione esterna di Fiumicino, spesso bersagliata dalla stampa. Gli articoli negativi sulla moria dei pesci, ad esempio, e altri problemi ambientali, hanno influenzato negativamente l’immagine della zona. La stampa nazionale ha spesso attribuito al Comune tutta la responsabilità, senza distinguere tra cause e vittime, dimenticando che Fiumicino subisce ed è la prima vittima, e non la causa. Questo ha creato una sfiducia nei confronti della zona da parte del pubblico: è evidente quindi che una cattiva narrazione porti un importante danno turistico, creando attorno alla località un alone negativo. Una prima area di azione è individuata quindi in una comunicazione più assennata e giusta che non solo comunichi i fatti reali- con una distinzione evidente tra chi crea e chi subisce- ma che possa concentrarsi anche sui molteplici punti di forza del comune. Non solo l’altissimo livello della cucina locale ed i ristoranti stellati ma anche il riconoscimento dello spazio elettivo e d’eccezione che Fiumicino si è ritagliata nel corso degli anni. Sul turismo influisce negativamente anche la scarsa accessibilità: nonostante Fiumicino si trovi alle spalle dell’aeroporto, potendo quindi potenzialmente essere una meta vicina alle 100mila presenze che arrivano nel nostro paese, la mancanza di collegamenti adeguati porta il flusso turistico ad incanalarsi verso la Capitale che, seppur più lontana, è più facilmente collegata. Per politiche interne, infatti, i taxi preferiscono accettare corse per la capitale e non per la più vicina Fiumicino.Una soluzione, visto l’ elevato interesse turistico della zona, potrebbe essere quindi pensare ad una collaborazione ad hoc con taxi locali o con NCC. Il problema della viabilità e dei collegamenti è riscontrabile anche più da vicino, nella stessa area di Fiumicino: la chiusura periodica delle strade, come quelle di Torre Clementina per i mercatini, crea problemi di percorribilità che scoraggiano i turisti dal recarsi ad assaggiare l’ottima cucina di zona.

Tali chiusure spesso non vengono segnalate dall’apposita segnaletica che invece rimane impostata con noncuranza su messaggi generici e non funzionali. Controproducente anche la mancanza di parcheggi nei dintorni delle attività, direttamente collegata alla cattiva gestione della viabilità di alcune aeree.

Esemplificativa di tali problemi è la zona del Villaggio dei Pescatori, a Fregene: nei giorni di punta della stagione estiva, l’area è talmente congestionata che non solo è impossibile parcheggiare ma anche il semplice transito risulta difficoltoso, se non impossibile, impedendo il passaggio rapido anche dei mezzi di soccorso, come le ambulanze. Si propone dunque di creare dei parcheggi appositi, collegati alle attività gastronomiche con mezzi leggeri ed ecosostenibili, che accompagnino il turista alla scoperta senza stress delle sorprese territoriali. Bisogna inoltre lavorare sulla segnaletica orizzontale e sull’utilizzo degli appositi totem che comunichino tempestivamente le chiusure di alcune strade. È importante anche aumentare il controllo della polizia locale: il concorso dei Vigili metterà presto a disposizione nuove risorse, che potranno essere usate all’occorrenza e che saranno decentrate ad Aranova. Nello specifico del Villaggio dei Pescatori si propone una doppia uscita per entrare a Roma, una dal lungomare, una per la parallela che riporta su via Sestri ponente.Un’altra criticità riguarda l’ambiente circostante ad alcune attività turistiche che si vedono penalizzate, nonostante l’alta qualità, da un’incuria che non dipende da loro. Vi sono segnalazioni di illuminazione carente e presenza di rifiuti, comprese discariche storiche, come accade in via del Pesce Volante. Nonostante i reclami, l’aria non viene adeguatamente pulita ed alcune aree appaiono fatiscenti e al buio: certo un luogo non gradevole per fermarsi a mangiare. Per affrontare queste criticità, si propone di creare mini isole ecologiche per i rifiuti. Anche in tal caso, il recente concorso dei Vigili metterà a disposizione più risorse per controllare più strettamente e accogliere anche segnalazioni di questo tipo. Si è inoltre dibattuto della grande tematica della difficoltà nel reperire il personale. Si è convenuto che l’ostacolo è in gran parte creato dall’affacciarsi sul mondo del lavoro di una generazione nuova: le esigenze dei nuovi lavoratori non incontrano le esigenze delle attività. Ad esempio: spesso si ha l’esigenza di assumere due persone per i ruoli che dovrebbero competere ad una sola persona, con importate spesa per i ristoratori stessi. Si sono individuate, per ovviare al problema, due aree di azione.Da una parte, si suggerisce che il comune metta a disposizione borse di studio o promuova tirocini per i giovani interessati alla ristorazione. È anche importante fornire opportunità di formazione per migliorare le competenze dei lavoratori e garantire un servizio di qualità, non rivolte solo ai giovani, ma anche agli adulti in cerca di occupazione. Si propone di creare un luogo dedicato alla formazione dei ragazzi, dove insegnare loro le competenze necessarie per lavorare in sala. L’idea è radicata da tempo: si cerca un luogo per attuarla. In questo modo si avrebbe una competenza tecnica elevata, in grado di lavorare anche nei ristoranti stellati che il Comune vanta. Dall’altra parte, essendo le dinamiche complesse, ed essendoci interessi contrastanti da tutelare in ugual modo, appare evidente che l’unico modo è lavorare in sinergia tra ristoratori, commercianti e istituzioni locali: si propone dunque di istituire un tavolo di lavoro ulteriore per affrontare le questioni fiscali e sindacali a tal proposito.