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CERVETERI – I pensionati non ci stanno e rilanciano ancora dopo la decisione di concedere loro solo 5 ore a settimane per le libere attività nel centro di via Luni. Solo 5 ore per stare insieme giocando magari a carte. «Purtroppo – aveva chiarito Elena Gubetti, sindaca di Cerveteri – lo spazio deve essere concesso anche ai corsi di ballo, di yoga e a quelli a pagamento, non tutti vogliono giocare a carte». Ed ecco però che gli anziani si fanno sentire. «Se li volete ancora udire – scrivono rivolgendosi al primo cittadino e a tutti i consiglieri comunali -, se non li volete fare perire, lasciateli invecchiare e socializzare con lo stesso amore con cui vi hanno fatto crescere, lasciateli godere dei loro amici, dei loro giochi. Lasciateli anche sbagliare e cercate di renderli felici nell’ultimo tratto del cammino che gli resta». Una lettera toccante da parte di chi si sente escluso dalla struttura di Cerenova. «La casa degli anziani è la solitudine, immaginate per un attimo quanto sia brutto viverci dentro, sono umani sono un libro aperto, narrano il passato presentando l’avvenire».
Discorso rilanciato dal comitato di zona. «Per le poche ore disponibili – sostiene Enzo Musard, il presidente – non abbiamo più un punto di riferimento sociale. È stato azzerato lo sportello del cittadino e il punto di sicurezza solidale del controllo del vicinato e tante altre attività di associazioni di promozione sociale. Questa è un’altra colpevole disattenzione da parte della nostra politica cerveterana».
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