LADISPOLI . Oggi è attesa l’udienza di convalida dell’arresto del pensionato di 70 anni che sabato mattina, intorno alle 7.30, ha colpito la moglie più giovane, 50enne, a colpi di martello e poi ha provato anche a strangolarla. Un fatto drammatico accaduto all’interno delle mura domestiche in via Sorrento, area periferica della città. La notizia confortante è che la donna, di origini cubane, non sarebbe in pericolo di vita. Tuttora è ricoverata all’ospedale San Camillo di Roma trasportata lì in codice rosso dall’ambulanza per i colpi ricevuti anche alla testa. L’uomo è stato già sentito nel commissariato di Ladispoli dal magistrato di Civitavecchia Roberto Savelli che procederebbe per tentato omicidio. Un interrogatorio lungo attraverso il quale si sarebbe fatta chiarezza sul movente. Vige il massimo riserbo da parte della procura ma ad innescare la furia del marito sarebbero stati – a quanto si apprende -motivi economici alla base di una discussione che tra i due andava avanti da un po'. Probabilmente erano indietro anche sull’affitto di casa e l’uomo era sempre più pressante su come la consorte gestisse i soldi. Una prima sommaria ricostruzione che dovrà poi avere conferme dalle indagini dei poliziotti coordinati dal dirigente, Fabio De Angelis intervenuti tempestivamente dopo la chiamata di uno dei figli della coppia. Figlio che tra l’altro è intervenuto e ha scongiurato il peggio nell’abitazione. È stato sentito anche lui dal pm titolare del fascicolo, così come i vicini della palazzina di via Sorrento per capire se avessero già sentito i due litigare nei giorni prima dell’episodio. L’uomo, italiano, si trova attualmente in carcere a Civitavecchia. È un ex direttore di un’agenzia di viaggi del territorio. Aveva conosciuto molti anni fa la moglie con la quale ha poi avuto due figli. Nell’abitazione è arrivato anche il personale della Scientifica e il martello è stato sequestrato per i classici accertamenti.

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