LADISPOLI – «Ruspe ed operai in azione per riqualificare la nostra bellissima palude». Corrado Battisti, responsabile del sito ladispolano, annuncia l’avvio di un nuovo piano per sistemare recinzione, staccionate, tabelloni, pannelli informativi insomma tutti gli arredi scardinati dalla forza distruttiva del mare. Non solo: anche in estate i vandali, durante una specie di rave party sulla spiaggia cerveterana di Campo di Mare, avevano creato guai in uno dei luoghi più preziosi del litorale. Città Metropolitana, poco prima dei danni, aveva erogato 300mila euro alla stessa palude per avviare le opere di ingegneria ambientale dell’oasi. Cifra impegnata poi per la pulizia dei canali dalla vegetazione spontanea, la ricostituzione e l’adeguamento dei sentieri, il ripristino delle dune sabbiose e la sistemazione dei pannelli informativi e degli arredi con funzioni didattiche. Entro pochi giorni tutto sarà nuovamente sistemato. Però cosa ne sarà in futuro della palude è ancora un rebus. L’erosione incombe e le scogliere sono slittate ancora una volta. «Qui è una corsa contro il tempo – aggiunge il responsabile Corrado Battisti – la contaminazione tra acqua dolce e salata potrebbe creare danni irreversibili. Per quanto ci riguarda, anche con l’aiuto di volontari e associazioni, ci stiamo impegnando al massimo per rimodellare tutto ciò che si trova intorno allo stagno. Anche perché la primavera è vicina e così pure l’arrivo dei turisti e delle tante scolaresche in visita». Poco tempo fa era stata anche avviata una raccolta firme a tutela della palude che ha raccolto migliaia e migliaia di adesioni di cittadini che invocano azioni immediate per salvaguardare la riserva naturale.

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