La voglia di fare festa, di portare il nome del proprio territorio fuori dai confini locali, spesso non basta. E così grandi eventi come un "semplice" concerto di Capodanno possono trasformarsi in un vero e proprio "incubo" che nasconde dietro di sè polemiche e rimproveri. È il caso dell'evento organizzato, o che almeno il comune di Ladispoli, sta provando ad organizzare per dire addio al 2023 e salutare con entusiasmo il 2024. I nomi c'erano già: Emis Killa e Guè Pequeno. La location pure: piazza Falcone. Ora però dei due rapper ne è rimasto solo uno. Colpa dei testi di alcune canzoni del rapper, in questo caso proprio di Emis Killa, che in concomitanza con il ritrovamento del corpo della giovane Giulia Cecchettin, protagonista dell'ennesimo femminicidio, hanno scatenato l'indignazione da parte dell'opposizione politica e dei cittadini. Da qui la parziale retro marcia con l'annuncio del primo cittadino dell'annullamento dell'esibizione di Killa. Resta sempre Pequeno. A lui si aggiungerà qualcun altro. Ma in attesa di conoscere il nome del nuovo artista, la polemica impazza. Perché non ci sono solo nomi e testi a far discutere. C'è anche il costo dell'evento: quasi 350mila euro. Costo troppo alto? Prezzi "gonfiati"? Preventivi non ufficiali? Solo stime? Tutte domande che da giorni rimbalzano sui social. Da qui le domande al primo cittadino Alessandro Grando.

Sindaco, Ladispoli per la prima volta si prepara ad accogliere un concerto di Capodanno. Cosa ha portato la vostra amministrazione a optare per la realizzazione di questo evento?

L’intento principale è quello di dare ai nostri giovani la possibilità di assistere gratuitamente ad un grande concerto nella loro città, evitando che si spostino altrove in una serata che troppo spesso, purtroppo, è stata scenario di gravi incidenti stradali. Si tratta di un evento mai organizzato prima a Ladispoli e noi ci siamo sentiti pronti per raccogliere questa sfida. Tutte le città importanti organizzano grandi eventi la sera di Capodanno e noi non ci sentiamo da meno. Stiamo lavorando per fare di Ladispoli la capitale del litorale nord di Roma.

Nella scelta dei cantanti si è puntato soprattutto ai giovani, poi il passo indietro su uno dei due rapper per i testi di alcune canzoni e il malcontento di alcuni cittadini vista anche la concomitanza con l'omicidio di Giulia Cecchettin .... il suo pensiero

Siamo tutti scossi per i gravi fatti di cronaca che sono accaduti, e proprio per ristabilire un clima sereno intorno a questa manifestazione abbiamo preferito annullare l’esibizione di Emis Killa. Sono dispiaciuto perché questo ragazzo, che si era già esibito a Ladispoli nel 2022, è stato etichettato in malo modo per aver scritto una canzone che voleva essere un testo di denuncia sociale, non certo un inno al femminicidio. Lo ha spiegato abbondantemente il diretto interessato, che tra l’altro quella canzone non l’avrebbe nemmeno cantata a Capodanno, ma questo non è bastato a placare le polemiche. Detto questo, la mia amministrazione ha sempre messo in campo il massimo impegno per contrastare la violenza di genere e continueremo a farlo.

Si sta discutendo molto del costo della manifestazione. Nei documenti pubblicati sull'albo pretorio si parla di 345mila euro. Cifra che lei ha paragonato a quella spesa da altri comuni per la realizzazione di eventi simili. L'assessore Porro ha però specificato che non si tratta ancora della cifrato definitiva.... in che senso? Quanto costerà l'evento?

Abbiamo spiegato in tutti i modi questo aspetto ma, viste le polemiche, verrebbe da dire che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Abbiamo richiesto alla Regione Lazio un contributo per sostenere i costi del concerto di Capodanno. A questa richiesta doveva essere allegato un quadro previsionale di spesa. Non avendo ancora ricevuto dalla Pro loco il preventivo puntuale della manifestazione abbiamo abbozzato un quadro previsionale in base alle risorse che avevamo messo a bilancio. Non è detto che avremmo speso esattamente quella cifra, magari si, magari no. Sono comunque cifre assolutamente in linea con quello che spendono altri comuni per organizzare eventi simili, anzi noi spendiamo meno. Ovviamente a fare la differenza è la scelta dei cantanti, che rappresentano la maggiore voce di costo. VI faccio un esempio: quest’anno ad Olbia, che ha 60 mila abitanti, quindi poco più di Ladispoli, si esibiranno Zucchero e Salmo. Il comune spenderà un milione di euro, ma tutte queste polemiche in non le ho lette da nessuna parte. Solo a Ladispoli succedono queste cose, perché purtroppo molti continuano ad avere una mentalità che io definisco “da paesello”. Trecentomila euro sono una cifra importante se paragonati alle finanze di una qualsiasi famiglia, ma non sono assolutamente una cifra proibitiva per il bilancio di una città come la nostra. Per l’esattezza corrispondono allo 0,33% del bilancio complessivo e allo 0,75% della spesa corrente. Quando amministravano quelli bravi, che ora protestano per le spese del Capodanno, la nostra città aveva i conti in rosso per 7 milioni di euro. Oggi il nostro saldo in banca è di +15 milioni. Non serve aggiungere altro.

Secondo lei eventi come quello di Capodanno, così come il Summer Fest che cosa hanno rappresentato e cosa potrebbero rappresentare in futuro per il territorio dal punto di vista economico turistico?

I grandi eventi sono uno innanzitutto uno strumento di promozione in chiave turistica per la città, e contribuiscono ad accrescere l’economia locale. Ricordo che quando abbiamo organizzato l’air show delle Frecce Tricolori 100mila persone si sono riversate sulle nostre spiagge, facendo registrare incassi record a tutte le strutture balneari e ricettive. Tante persone, quando vengono a Ladispoli per la prima volta, rimangono sorprese perché si trovano di fronte una città completamente diversa dallo stereotipo che le hanno dipinto addosso. E quindi poi ci tornano volentieri. Diamo loro un motivo per venirci più spesso.

Molti sostengono che una cifra così elevata si sarebbe potuta investire in altri capitoli destinati al sociale...

La mia amministrazione ha sempre dimostrato la massima attenzione nei confronti del sociale, a cui abbiamo sempre garantito tutte le risorse richieste dagli uffici comunali per garantire l’assistenza alle fasce sociali più deboli. Qualcuno ha addirittura affermato che per organizzare gli eventi abbiamo effettuato tagli in altri settori. Ovviamente non è così. Io sono abituato a parlare con i numeri alla mano e quindi ecco le cifre relative agli stanziamenti sui capitoli dei servizi sociali nell’ultimo biennio:anno 2022: 3.424.479,77 euro; anno 2023: 3.851.832,38 euro. Altro che tagli, abbiamo aumentato gli stanziamenti sul sociale di 427.000 euro rispetto allo scorso anno. Lo abbiamo fatto con innumerevoli variazioni al bilancio a cui l’opposizione ha sempre votato contro, alla faccia della coerenza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA