CERVETERI – Non ne possono davvero più del degrado che attanaglia le frazioni etrusche di Cerenova e Campo di Mare e per questo, circa 100 persone, sono scese in strada per protestare contro l’immobilismo dell’amministrazione comunale. Il caldo insopportabile probabilmente non ha favorito una adesione più massiccia sabato nel pomeriggio ma residenti e villeggianti sono esausti per uno stato di abbandono senza precedenti: rifiuti, buche, cura del verde, assenza di un luogo per i giovani, disservizi idrici, parchi pubblici poco monitorati, marciapiedi dissestati e la presenza dei cinghiali.

Sono alcuni dei punti trattati dai promotori del sit in che, scortato da polizia e vigili urbani, è partito da via Sergio Angelucci arrivando fino a piazza Morbidelli a Cerenova. Con fischietti e striscioni i manifestanti si sono fatti sentire. «Cerenova non è il vostro bancomat». «Cerenova da paradiso balneare a suburra da evitare». E poi altri striscioni: «Diciamo no al dissesto stradale, al degrado culturale, a una gestione che ignora i giovani e a 30 anni di promesse elettorali, ora basta!». «A Cerenova te lavi quando piove».

Potrebbe non essere l’unica forma di protesta, in futuro sono previste altre tappe. «Non siamo mai partecipi delle scelte comunali – parla Alessio Catoni, tra i promotori del sit in – e chiediamo un tavolo permanente affinché ci sia un dialogo ma nessun membro della Giunta, sindaco compreso, si è presentato. Noi li avevamo invitati. Non ci rispondono più». Gli abitanti si sfogano: «L’amministrazione comunale a Cerenova è assente. Serve un confronto, serve un intervento. Non si chiedono miracoli, si chiede semplicemente di cominciare a far diventare Cerenova quel posto bello che con un po' di impegno potrebbe essere», è quanto scrive Simona.

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