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TARQUINIA - “La cultura è volo”: sarà presentato martedì 18 novembre, dalle 10,30 alle 13 presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Sala della Fortuna, piazzale di Villa Giulia 9, Roma), il dossier di candidatura di Tarquinia a “Capitale italiana della Cultura 2028”. Il convegno sarà dedicato esclusivamente alla presentazione del progetto per condividere una visione di futuro fondata su identità, conoscenza e sviluppo sostenibile. Durante l’incontro verranno illustrati i contenuti del dossier, gli obiettivi, le partnership strategiche, il bilancio delle attività, il ruolo della Dmo Etruskey e la governance territoriale messa in campo per affrontare questa grande sfida culturale. Interverranno il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti e la presidente della Dmo Etruskey Letizia Casuccio, insieme a rappresentanti delle istituzioni e del mondo culturale, per raccontare un progetto che unisce territorio, storia e visione. Un momento di dialogo e condivisione per valorizzare un patrimonio che, dall’eredità etrusca, continua a generare futuro.
Il dossier "La cultura è volo. Un territorio che genera futuro. Dall'eredità alla visione" - coordinato da Lorenza Fruci insieme a Sabina Angelucci, Luca Gufi e Federica Scala - è stato depositato presso il Ministero della Cultura. Il progetto prende le mosse dall'eredità culturale degli Etruschi, con il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (Pact) e le sue necropoli, riconosciute Patrimonio Unesco dal 2004. L'idea è stata quella di sviluppare un "volo lungo e trionfale" capace di valorizzare tutto il territorio circostante. La candidatura di Tarquinia coinvolge infatti 12 comuni del Lazio: Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa, associati nella Dmo Etruskey, rete che mira a trasformare il patrimonio culturale e ambientale dell'Etruria Meridionale in una piattaforma di crescita sostenibile. L'obiettivo è far diventare comunità, territori e nuove generazioni protagonisti di un futuro innovativo e sostenibile. Il progetto propone un modello di Capitale della Cultura “diffusa”, superando la concentrazione degli eventi in un unico luogo. Le attività culturali, i progetti e le opportunità saranno distribuiti su tutto il territorio, trasformandolo in una destinazione culturale di rilievo internazionale a nord di Roma. «Elemento strategico della candidatura è la collaborazione tra pubblico e privato, che rafforza il sistema territoriale attraverso il coinvolgimento di istituzioni, imprese, associazioni e operatori culturali", spiega Letizia Casuccio, presidente di Dmo Etruskey. La candidatura è sostenuta da una solida rete di partner istituzionali, tra cui Mic, Mit e Regione Lazio, che puntano a creare un modello capace di integrare risorse, competenze e reti, garantendo la sostenibilità economica e organizzativa delle iniziative. La proposta mira a far emergere un territorio che, grazie alla sua storia millenaria e all’innovazione, possa attrarre turisti, valorizzare le comunità locali e generare opportunità culturali e economiche.
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