LADISPOLI - Voci sempre più incessanti darebbero un ex albergo nel quartiere Messico come luogo deputato all’ospitalità dei rifugiati che arriveranno a Ladispoli e Cerveteri. Da giorni si sussegue il tam tam sui social network e c’è chi è pronto ad avviare raccolte firme per scongiurare un fatto simile. Ma da cosa nasce questa fibrillazione? Molti cittadini sanno che la struttura dell’ex albergo è stata di recente acquistata all’asta e sarebbero già partiti lavori, successivamente interrotti, per la sistemazione della struttura. I ben informati saprebbero che dietro l’acquisto della struttura ci sarebbe una cooperativa sociale con le carte in regola per ottenere dalla Prefettura di Roma l’ok alla gestione dell’ospitalità dei migranti. Effettivamente risulta fondata la notizia che vedrebbe un recente passaggio di proprietà dell’immobile, ma non sembrerebbe coinvolta nella transazione immobiliare una cooperativa bensì una ditta romana, che avrebbe manifestato l’intenzione di costruire una residenza per anziani. Sebbene risultino queste le intenzioni, non è ancora certo che si concretizzino, in quanto la gestione degli immigrati rappresenta comunque un business più immediato rispetto all’apertura di una di una struttura da avviare. Nel frattempo c’è chi invece tiene gli occhi puntati sull’ex alberghiero nel quale ieri Città Metropolitana ha avviato dei lavori di messa in sicurezza. Parliamo di una struttura per la quale non sarebbe difficile una requisizione da parte del Prefetto alla quale il comune di Ladispoli ben poco potrebbe fare opposizione.