S. SEVERA - Ha scatenato un autentico polverone la visita, avvenuta martedì al centro ex Anni Verdi di Santa Severa del presidente della commissione Politiche sociali della Regione Lazio, Giuseppe Mariani. Le dichiarazioni del consigliere regionale, all’uscita del centro ‘‘Boggi’’, gestito dal consorzio Ri.Rei, sono state pesanti come pietre: «Una puzza che toglie il respiro - riferisce Mariani - in una stanza sono ospitati 14 pazienti gravissimi, tra cui anche autolesionisti. Un genitore mi ha anche raccontato che suo figlio, normalmente, mangia i suoi stessi escrementi. Qui gli operatori sono degli eroi, eppure loro non prendono soldi da ottobre». Parole, queste, che sono state riferite anche nella seduta di ieri della Commissione Sanità. «Ho fatto mettere a verbale - fa sapere infatti Mariani - quanto ho visto nel centro gestito dalla Ri.Rei., un’autentica galleria degli orrori che ha per protagonisti i pazienti e i lavoratori che prestano servizio nella struttura: pochi e con mezzi inadeguati». A tali dichiarazioni ha replicato Rossana Varrone, amministratore di Ri.Rei. «Chiediamo al consigliere - afferma la Varrone - di comunicarci quale famiglia abbia riferito dettagli a dir poco raccapriccianti. Forse le fonti di Mariani appartengono a quel ristrettissimo gruppo di famiglie che da mesi portano avanti una campagna diffamatoria nei confronti del consorzio? Nelle nostre strutture, come rilevato anche dagli organi preposti ai controlli, vengono rispettati tutti gli standard previsti dalla legge. Anzi, dopo il passaggio da Anni Verdi a Ri.Rei, il personale, già superiore numericamente a quanto previsto dalla legge, è ulteriormente aumentato, vista la necessità di inserire professionalità non presenti in organico». «Chiediamo - prosegue Varrone - al consigliere Mariani di argomentare meglio le sue dichiarazioni, fornendoci maggiori dettagli su quanto dice di aver visto». Immediata la controreplica del consigliere regionale. «Ripeto e confermo – sottolinea Mariani – che quanto accade a Santa Severa è degno di un girone dantesco. Sfido la Varrone a confutare quando dico: dimostri il contrario se ne è capace invece di cercare d’impedire l’ingresso perfino a consiglieri regionali che, per la specificità delle funzioni, hanno pieno diritto d’ispezione. E visto che la Varrone mi chiede ‘‘maggiori dettagli’’ su quanto ho visto – ha concluso Mariani - sarò ben lieto di accontentarla, chiedendo subito l’istituzione di una commissione regionale d’inchiesta». (A.D.A.)
«Immagini degne di un girone dantesco»
S. Severa. Scoppia la polemica dopo la visita al centro ‘‘Boggi’’ del consigliere regionale Mariani che chiede una commissione d’inchiesta La Varrone (Ri.Rei.): «Argomenti le dichiarazioni. Le sue fonti sono le stesse che ci diffamano da mesi?»
2 novembre, 2011 • 14:34