LADISPOLI – Addio a Porto Pidocchio, o meglio alla sua denominazione. In futuro si chiamerà San Giuseppe, in omaggio al patrono della città. È un’anticipazione che ha dato Pierpaolo Perretta, consigliere comunale e delegato al Demanio marittimo. «È il nostro patrono – afferma - e questa decisione sarà una svolta a livello culturale, sociale e tradizionale, coinvolgendo naturalmente anche la curia locale. Tra l’altro effettueremo delle nuove processioni a mare quando sarà il momento, perciò la denominazione direi che è più azzeccata».

Proprio in estate i sub della protezione Dolphin avevano effettuato delle immersioni ripulendo la statua dalle alghe nel fondale marino e deponendo dei fiori. Intanto a breve prenderà vita il progetto “Villaggio dei pescatori” visto che si concluderanno i lavori sul lungomare di via Marco Polo. Grazie al contributo economico regionale di oltre 130mila euro sono stati quasi ultimati i box sulla spiaggia: erano stati distrutti da un tornado a novembre del 2016 e fu un colpo al cuore per tutti i ladispolani. In più ci saranno servizi igienici, docce, spogliatoi, con la possibilità di collocare piccoli manufatti, di facile rimozione. Si punta al taglio del nastro entro novembre. «Ci siamo – conferma – Pierpaolo Perretta – il cantiere sarà finito entro questo mese e a metà novembre si svolgerà il fatidico taglio del nastro. La struttura consentirà la valorizzazione di una presenza ormai storica della città e, nel contempo, renderà il lavoro dei nostri pescatori più agevole e più sicuro». Intanto recentemente è arrivato il via libera dal consiglio regionale del Lazio riguardo al Piano dei porti di interesse economico «al fine di consentire un nuovo modello di sviluppo delle nostre coste», è quando detto pubblicamente dall’assessore alle Politiche abitative, alla Case popolari, alle Politiche del mare e alla Protezione civile della Pisana, Pasquale Ciacciarelli. Ladispoli, appunto, rientra in questo grande e ambizioso progetto assieme ad altri sei comuni: Tarquinia, Montalto di Castro, Ponza, Latina (Rio Martino), Terracina e Formia. L’area individuata si trova sul lato nord tra via Regina Elena e il lungomare Marco Polo accanto al fiume Vaccina. Il provvedimento della Regione punta ai siti che possano includere dai 300 ai 500 posti barca a patto che siano in conformità con gli aspetti ambientali e costieri delle relative aree interessate.

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