CERVETERI - «Impatto sonoro e stress fisiologico: i grandi eventi in spiaggia creano danni agli uccelli». Ogni riferimento è puramente casuale e, come confermato da Corrado Battisti, responsabile della palude di Torre Flavia per Città Metropolitana, riguarda proprio l’oasi. Il monumento naturale, che attraversa le due località di Cerveteri e Ladispoli, è stato fortemente stressato dal concerto di Jovanotti che, promosso dal comune etrusco, si è tenuto per ben tre volte a Campo di Mare, a fianco alla palude. Una decisione che ha scatenato sempre una marea di polemiche da parte di ambientalisti e animalisti. «C’è stato molto dibattito in passato – parla Corrado Battisti, gestore della palude per conto di Città Metropolitana – ma oggi abbiamo finalmente dei dati oggettivi pubblicati anche dalla rivista scientifica Environmental Pollution. Numeri che ci dicono che si verifica un forte declino di uccelli e di specie durante lo stress provocato dal concerto in un raggio di 500 metri fino a un chilometro. Evidentemente non reggono l’inquinamento sonoro e l’intensità fortissima della luce».

Corrado Battisti si rivolge allo stesso cantautore perché a rischio ci sono gli uccelli, soprattutto i tanti amati fratini sempre più protetti, ma non a quanto pare dalle istituzioni e dai cantanti. «I concerti si devono fare in luoghi adatti – aggiunge – negli stadi e nelle piazze e non nei siti dove si possono avere effetti negativi sulla riproduzione di tutti questi animali. La biodiversità ne soffre e credo sia stata già penalizzata in questi anni». Ora la palla passa al sindaco cerveterano che ha già dato la propria adesione, chiamata in causa sull’argomento nel mese di dicembre, affinché si svolga il quarto concerto a Campo di Mare qualora l’organizzazione di Lorenzo Cherubini procedesse con il solito tour estivo. Non c’è nulla di ufficiale ma le associazioni sono guardinghe e ora anche Città Metropolitana

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