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LADISPOLI – Che i granchi blu si stessero moltiplicando a dismisura era già noto ma ora hanno invaso le acque paludose e marine. E a testimoniarlo sono le tante segnalazioni che arrivano dai bagnanti in questi giorni. «Vorrei documentare la presenza del granchio blu anche nelle nostre acque – è quanto scrive pubblicamente Fabio, residente - questo esemplare, di dimensioni ragguardevoli, è stato appena pescato a 4 metri dal bagnasciuga nel tratto di mare antistante l'oasi di Torre Flavia. Tenuto conto delle elevate capacità riproduttive della specie, non è difficile ipotizzare la compresenza di molti altri esemplari nel tratto di mare compreso tra Campo di Mare e Ladispoli. A parte i danni ambientali collegati, tra cui la strage di molluschi in particolare, trovo inquietante la possibilità e le conseguenze, per un ignaro bagnante, che finisca per metterci un piede sopra». Da un commento ad un altro. «In realtà è accaduto ad un signore che prende degli anticoagulanti – prosegue Alfredo - uscito dall'acqua con questo granchio blu attaccato al piede: non mollava la presa. Hanno dovuto chiamare il 118 perché il sangue non si fermava più». Delle famiglie aliene hanno anche colonizzato i fiumi mentre nelle pescherie della città le vongole sono aumentate di prezzo già da mesi arrivando persino a 28 euro al chilo. «Qui parliamo di un predatore del fondale - parla Corrado Battisti, gestore della palude per conto di Città Metropolitana – e attacca tutto ciò che trova: crostacei, molluschi, animali con conchiglia. Naturalmente per l’habitat attuale faunistico è un problema perché il granchio blu è aggressivo e ha una grande capacità di adattarsi. In questi giorni ne sono stati rinvenuti tanti morti nello stagno perché bolliti dalle alte temperature. L’unica soluzione è quella di continuare a catturarne il più possibile».
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