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CIVITA CASTELLANA – Il termine ‘giusto’ è tratto dal passo del Talmud che afferma “chi salva una vita salva il mondo intero” ed è stato applicato per la prima volta dallo Yad Vashem di Gerusalemme, in riferimento a coloro che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista in Europa. Lo ricorda l’Anpi Carla Capponi di Civita Castellana.
«Gariwo è nata con l’intento di estendere tale concetto dalla memoria della Shoah a quella di tutti i genocidi e crimini contro l’umanità. I giusti non sono né santi né eroi, ma persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono stati capaci di andare con coraggio in soccorso dei sofferenti e di interrompere così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male». «Non esisterà mai - spiegano dall’Anpi - una tipologia esaustiva degli uomini giusti, perché nel corso della storia e in ogni contesto appaiono sempre figure nuove, capaci con la loro coscienza e la loro capacità di giudizio di anticipare il corso degli avvenimenti.
I giusti salvano, accolgono, testimoniano, ed esprimono la propria umanità nel soccorso a un altro essere umano. Raccontare le loro storie è un modo per ricordare a ciascuno che ci si può sempre mettere in gioco e intervenire in difesa di un diritto fondamentale. Per questo li onoriamo nei Giardini dei Giusti, in occasione del 6 marzo».
Quest’anno sarà ricordato in particolare nel Giardino dei Giusti di tutto il mondo a Milano, Altiero Spinelli. Dal confino, con il Manifesto di Ventotene, immaginò che questo diventasse un ideale da perseguire.
«Essere europei, oggi, significa superare la logica dei confini nazionali e diventare paladini dei diritti umani e della democrazia in un mondo minacciato ancora da autocrazie, dittature e nuovi conflitti. In occasione della giornata internazionale dei Giusti dell’umanità, il 6 marzo alle 17,30, deporremo dei fiori sul ceppo dedicato a Anna Politkovskaja, situato presso il cortile delle ex Carcerette, via Vinciolino, 7 Civita Castellana, e nell’occasione ricorderemo il recente sacrificio di Alexej Navalny per la libertà e la democrazia nel suo paese», concludono dalla sezione civitonica.
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