ALLUMIERE - "Altro giro, altra assurdità targata amministrazione Ceccarelli". Si apre così la nota del Pd di Allumiere che critica l'amministrazione comunale per non aver coinvolto l'opposizione e le associazioni per il progetto "Città della Cultura 2028". Si è svolta a Civitavecchia la riunione per il progetto “Città della Cultura 2028”: “ Un progetto che dovrebbe puntare tutto sul fare rete, sulla valorizzazione del patrimonio culturale e associativo, sull’inclusione delle energie vive dei territori - scrivono dal PD di Allumiere - ancora una volta, partecipazione e trasparenza restano solo parole vuote da usare nei discorsi e da ignorare nella pratica. La domanda che poniamo è semplice: perché le associazioni del paese non sono state invitate? Perché chi rappresenta realtà culturali e sociali attive da anni sul territorio è stato completamente escluso da una riunione che serviva proprio a coinvolgere quei soggetti?" I membri del gruppo politico collinare hanno cercato di fare chiarezza "e la risposta è arrivata dalla referente del progetto per il Comune di Civitavecchia, che - spiegano dal Pd - ci ha confermato di aver contattato personalmente l’assessore Ceccarelli, chiedendogli di preparare una mailing list e di inviare gli inviti a tutte le associazioni del suo Comune. Ma Ceccarelli non l’ha fatto. Non si tratta di una svista, ma di una scelta. L’assessore non ha ritenuto opportuno informare le associazioni, e neppure l’opposizione, che apprende tutto a cose fatte, a giochi chiusi". Stando alle dichiarazioni del Pd quando hanno chiesto spiegazione: "la risposta è stata a dir poco sconcertante: “Tanto alle 10 di mattina chi sarebbe venuto?”. Ecco il rispetto per il tessuto associativo, per le persone che dedicano tempo e passione alla cultura, per chi da anni costruisce legami, iniziative, occasioni di crescita per la comunità. Ecco la concezione di partecipazione secondo chi oggi guida il paese: escludere per comandare, zittire per brillare da soli". A margine di questa protesta resta l'amarezza dei membri del PD: "La verità è che questa maggioranza non ha mai creduto nella condivisione. Non ha mai coinvolto le realtà attive del territorio, se non in quelle sporadiche occasioni in cui servono applausi e foto di gruppo. Ora, con l’ennesimo progetto importante, si ripete lo stesso copione: informazione zero, trasparenza sotto zero. Le associazioni vengono a sapere solo a posteriori che il questionario per aderire al progetto scade il 31 luglio. Ma poi, a sorpresa, si annuncia una riunione con i referenti in loco per il 5 agosto. Dopo la scadenza. Quando sarà troppo tardi per dire la propria. Troppo tardi per proporre qualcosa. Troppo tardi per partecipare davvero. Allora perché questo incontro? Basta con le esclusioni, con le finte consultazioni, con i proclami vuoti. Allumiere merita rispetto, merita serietà, merita rappresentanti capaci di fare rete, non di distruggerla. Merita un’amministrazione che considera le associazioni una risorsa, non una comparsa. E merita risposte. Perché oggi resta solo una domanda, più attuale che mai: si tratta di menefreghismo o di incompetenza? Ai posteri l’ardua sentenza. Ma intanto, noi la nostra l’abbiamo detta. Forte e chiaro".