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FIUMICINO – Il 27 febbraio è scaduto il termine di pubblicazione sull’Albo Pretorio per la riqualificazione dell’ex centrale Enel di Fiumicino, un passaggio burocratico fondamentale per il futuro del progetto che prevede la trasformazione dell’edificio in un moderno Auditorium del Mare. La storia di questa iniziativa è stata caratterizzata da difficoltà amministrative, contenziosi e revisioni, ma la volontà dell’amministrazione comunale di portare avanti l’intervento resta ferma. Con la recente delibera della Giunta Comunale, si è stabilita una nuova strategia per superare gli ostacoli incontrati negli ultimi anni e garantire la ripresa dei lavori.
Recentemente la “vicenda Auditorium” ha scaturito polemiche e sulla questione è intervenuto il sindaco Mario Baccini per fare chiarezza, durante il consiglio nella seduta di ieri, con una relazione dettagliata : «Egregi colleghi consiglieri, è opportuno fare chiarezza su delle sterili polemiche. Aggiorno altresì la relazione presentata nel corso del Consiglio Comunale del 27 agosto 2024. La presente e l’annessa relazione tecnica redatta dagli Uffici competenti evidenziano le gravissime problematiche emerse con riferimento alla realizzazione dell’opera Auditorium fin dal 2021 - ha detto il sindaco -. Come è noto questa Amministrazione Comunale insediatasi nel giugno 2023 ha ereditato un intervento in itinere nel quale era già stata progettata l’opera pubblica, selezionato il soggetto attuatore, conferito appalto in assenza peraltro della dettagliata analisi dei prezzi e motivazione per la sostenibilità dei costi di gestione. Peccato che i progetti fossero sbagliati tanto da aver necessitato una variante, che il soggetto attuatore fosse totalmente inaffidabile tanto da avere invocato lo stato di composizione della crisi e da essere poi dichiarato decaduto e che in generale la opera fosse priva di analisi sulla sostenibilità dei costi di gestione.
Andando per ordine l’annosa vicenda risale al 2016 allorquando l’Amministrazione Comunale procedeva all’acquisto dall’Enel Italia S.r.l. del complesso immobiliare sito in Via del Faro 47 che, quale progetto di riconversione della ex centrale ENEL, veniva successivamente inserito nel programma di “riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitana e dei Comuni capoluogo di Provincia” di cui alla Convenzione sottoscritta nel 2020 tra il Comune di Fiumicino e la Città metropolitana di Roma Capitale. Tale atto di acquisto risultava già privo di obbligazioni di garanzia in capo al venditore quali quelle relative agli obblighi di bonifica ambientale, tanto che la bonifica stessa è stata poi svolta dal Comune con elevati costi propri!
Nel 2022 - prosegue Baccini - si danno avvio alle procedure di gara che da un lato porteranno alla sottoscrizione in data 29.8.2022 del contratto di appalto per la riqualificazione dell’edificio dell’ex centrale Enel con la Perrotta Group s.r.l. (Mandataria del raggruppamento temporaneo d’imprese aggiudicatario della gara) e dall’altro, alla sottoscrizione in data 10.10.2022 del contratto di appalto per il servizio di Direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione con la Techproject s.r.l. (Mandataria del raggruppamento temporaneo d’imprese aggiudicatario della gara).
A fronte di ciò - spiega il sindaco Baccini - nell’ordine: i progetti risultavano sbagliati tanto da doversi disporre una variante di progetto relativa alle fondazioni. Infatti la Direzione Lavori con nota prot. 224568 del 02/11/23 ha formalizzato il rinvenimento di fondazioni difformi dal progetto.
Con nota prot. 249312 del 29/11/23 il RUP ha chiesto al DL un’offerta economica dettagliata comprensiva di tutte le spese per indagini, prove e quant’altro necessario alla redazione della variante. Variante esecutiva progettuale depositata dal DL nel mese di Ottobre 2024 circa con ulteriori costi per la amministrazione; già dal 2022 l’impresa evidenziava difficoltà economiche e gestionali ad eseguire le opere in progetto; in considerazione delle conflittualità insorte tra Direzione Lavori, Stazione appaltante e Società appaltatrice si rimetteva la questione ad un Collegio Consultivo Tecnico con funzioni di arbitro disciplinato, dall’art. 6 del d.l. n. 76/2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 120/2020) che, da ultimo con lodo del 5.08.2024, ha ritenuto, tra l’altro, “evidente la sussistenza di un inadempimento (...)
. Emergevano poi ulteriori problematiche meglio descritte nell’allegata Relazione tecnica alla quale si rinvia; l’amministrazione attuale, alla luce delle reiterate inadempienze e della complessità della vicenda, ha avviato una procedura di verifica circa le criticità evidenziate al fine di individuare la soluzione più idonea a tutelare l’interesse pubblico e ad assolvere alle esigenze specifiche dell’Ente Locale.
Messa di fronte alle proprie inadempienze - prosegue il Primo Cittadino - con nota prot. 164484 del 24/07/2024 l’Impresa ha comunicato il proprio stato di crisi, cui è conseguito il deposito presso il Tribunale di Lecce di una domanda di composizione negoziata della crisi, con richiesta di misure cautelari protettive; con DD 136 del 1/10/2024, il Dirigente competente dichiarava la decadenza dall’aggiudicazione del RTI e la risoluzione del contratto di appalto, avendo accertato che la Perrotta Group S.r.l., mandataria del RTI, aveva perso il requisito di regolarità contributiva e fiscale pertanto il provvedimento di decadenza dall’aggiudicazione di un contratto d’appalto con la P.A. è atto dovuto;
al fine di salvare il progetto ed il finanziamento dovendosi procedere a nuova gara per individuare il nuovo soggetto appaltatore ed il nuovo direttore dei lavori la giunta comunale con delibera n 11 del 18/2/2024 ha dato indicazione agli uffici di procedere in tal senso; del resto l’unica soluzione praticabile al fine di evitare l’aborto del progetto e la perdita della chance offerta dal Bando per la riqualificazione delle periferie è parsa quella di estrapolare dal progetto già esistente uno “stralcio funzionale”, ridimensionando l’opera da realizzarsi su misura delle risorse esistenti, aggiornate ai prezzari attuali; la soluzione garantisce la realizzazione dell’opera, ponendo il completamento dell’ultimo stralcio in capo al futuro soggetto gestore privato che verrà individuato con futura apposita procedura.
Chiaramente, la strada appena descritta necessita, per poter essere percorsa, di una proroga del finanziamento di almeno 3 anni, presupponendo una nuova gara per l’affidamento dei relativi lavori, preceduta da un adeguamento progettuale; la Presidenza del Consiglio ha manifestato il proprio interesse per la rimodulazione del progetto, accordando, in linea di massima la proroga necessaria ai fini della sua attuazione salvo attendere un cronoprogramma aggiornato. In particolare: conferma la volontà dell’Amministrazione di realizzare l’Auditorium del Mare; prende atto del mutato contesto tecnico amministrativo discendente dall’approvazione delle NTC 2018 e dall’approvazione dei nuovi prezzari regionali; dà mandato all’Area Strategia del Territorio di procedere alla revisione del progetto esecutivo aggiornandolo alla NTC 2018, revisiona i computi metrici estimativi ai prezzari vigenti e dividere l’appalto in lotti prestazionali/funzionali nei limiti delle disponibilità finanziarie dell’Ente; stabilisce che con il primo lotto prestazionale sia garantita la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico del fabbricato ed il completamento delle opere strutturali; stabilisce che le restanti opere siano oggetto di ulteriori due lotti prestazionali, rispettivamente, per gli impianti e per le opere meccaniche scenografiche dell’edificio così come previsto dal progetto esecutivo già approvato