PHOTO
SANTA MARINELLA – Sono in tutto sei gli indagati per diversi reati tra i quali estorsione continuata, tentata violenza aggravata, lesioni e stalking. Tra questi è coinvolto anche un maresciallo dei carabinieri. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Katia Marino ha emesso i sei avvisi di garanzia che vedono indagati anche P.C, A.S di Civitavecchia, e M.Z., con diversi precedenti, di Roma.
Proprio quest’ultimo secondo quanto appreso, sarebbe riuscito a sfuggire al mandato di cattura ed è tutt’ora latitante, mentre i primi due dovranno osservare l’obbligo di firma.
I tre indagati si aggiungono a I. C, M. U, e A. P e tutti quanti dovranno rispondere dei medesimi capi d’accusa. Le indagini portate avanti dalla Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia, si stanno spostando nella città portuale, visto che i protagonisti dei delitti a loro iscritti e le vittime vivono e operano a Civitavecchia. P.C e A.S, sono indagati per aver perpetrato una estorsione al titolare di un autosalone della città portuale, mentre M.Z. è accusato dello stesso reato ad un autosalone di Roma.
Per quanto riguarda invece la vicenda di cui è coinvolto il maresciallo dei Carabinieri, lo stesso è solo indagato per favoreggiamento nei confronti di I.C. che, dopo l’emissione del mandato di custodia cautelare emesso dal sostituto procuratore, riusciva a rendersi irreperibile proprio perché il militare dell’Arma lo avrebbe avvertito del provvedimento restrittivo e per un periodo di tempo lo avrebbe ospitato in casa sua. Successivamente lo stesso I.C. sarebbe riuscito a scappare in una località nei pressi di Latina, sembra in casa dei genitori, per poi consegnarsi spontaneamente allo stesso maresciallo che sarebbe andato a prenderlo nella località pontina con la sua auto per portarlo poi nella stazione della Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. La presunzione di innocenza si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA