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Quattro detenuti del carcere Nicandro Izzo di Viterbo dove sabato pomeriggio sono rimasti feriti dall’esplosione di una bomboletta a gas da campeggio, di quelle che vengono generalmente utilizzate per cucinare.
I motivi dell’esplosione sono in corso d’accertamento.
Pare che lo scoppio sia avvenuto durante una lite tra detenuti.
Sta di fatto che in quattro sono rimasti ustionati. Immediato l’intervento della polizia penitenziaria. I detenuti sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale Santa Rosa per le cure del caso.
Sull’accaduto indaga la stessa polizia penitenziaria e la magistratura.
Intanto proprio in questi giorni i sindacati, e non solo, sono tornati a parlare del sovraffollamento del carcere di Viterbo.
Il segretario generale della Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino, di recente ha ricordato che a Mammagialla i detenuti sono 710, circa 270 in più rispetto ai posti previsti che sono 440. Il personale di polizia penitenziaria, invece, è sotto di 98 unità, pari al 30%.
Il deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti, invece, in un’intervista ad Avvenire ha detto che «nel penitenziario Mammagialla di Viterbo, non avendo più posto, alcuni uffici sono stati trasformati in celle, che non hanno finestre e neppure il bagno. Con 40 gradi i detenuti stanno lì dentro. E quando gli scappa di urinare, debbono farla dentro bottiglie di plastica, poi svuotate della polizia penitenziaria».