TOLFA - Si è svolta martedì l'ultima tappa di "Emozionando in girandola", un progetto realizzato dalla Casa di Riposo Rosendhal in collaborazione con la Scuola dell'Infanzia Fratelli Grimm dell'Istituto Comprensivo Civitavecchia II.

Questo progetto ha avuto come obiettivo quello della creazione di una interazione tra anziano e bambino a partire dalle emozioni. Martedì è stata la tappa finale di un lungo percorso iniziato a settembre 2023: le azioni di implementazione sono state curate dalle insegnanti della Scuola dell'Infanzia e dall'educatrice della Casa di Riposo Rosendhal, Alisia Lucignani.

Per entrare nelle diverse emozioni (gioia, tristezza, rabbia, divertimento, rassegnazione, allegria) sono stati utilizzati strumenti come la pittura, la musica, il collage, il mosaico, la fiaba. I bambini hanno lavorato nella scuola, gli anziani nella casa di riposo. Si sono susseguiti quattro incontri nei quali le esperienze di anziani e bambini sono state scambiate.

"Ci riempie di gioia vedere la nostra casa di riposo, Rosendhal, aperta a questo tipo di iniziative - dichiara Caterina Battilocchio, proprietaria della Casa di riposo Rosendhal - l'elemento centrale di questa progettualità è stata la relazione tra nonnetti e bimbi: sono nate amicizie, scambi, restituzioni reciproche. Ringrazio di cuore la Scuola Fratelli Grimm di Civitavecchia, la Preside, le insegnanti, i genitori. Ho inoltre particolare gratitudine per tutta la squadra della casa di riposo, dalla coordinatrice Claudia Pagliarini, all'educatrice Alisia Lucignani, a tutti gli operatori della struttura. Un progetto d'avanguardia che ci riempie di orgoglio e che verrà sicuramente replicato l'anno prossimo". Molto soddisfatta Claudia Pagliarini, coordinatrice della Casa di Riposo Rosendhal: "Professionalità, incontri, relazioni, emozioni, costanza, creatività, racconti, canti e tanta voglia di condivisione. Questi sono gli ingredienti che hanno reso unico il progetto a Rosendhal: "Raccontando emozionando in girandola".

Commenta molto positivamente l'esperienza la preside dell'IC Civitavecchia, Francesca De Luca: "La manifestazione finale presso l’istituto Rosendhal ha rappresentato per la nostra scuola un momento di crescita significativo, in una cornice scolastica di iniziative dedicate alla cura delle emozioni e delle relazioni. L’esperienza emozionante vissuta in questo anno tra due generazioni, dei più piccoli e dei nonni, esprime al meglio l’incontro di cuori, l’empatia e l’apprendimento significativo che arricchisce la nostra comunità sia dal punto di vista personale che relazionale. Sarà sicuramente un’esperienza da continuare nel tempo, perché rientra tra le priorità del nostro istituto, che vuole sempre più sensibilizzare le nuove generazioni all’attenzione e al rispetto degli altri, attraverso il vissuto. Un ringraziamento speciale all’équipe della struttura ospitante e alle docenti della nostra scuola , che hanno voluto fortemente questo percorso di vita e di formazione per i loro piccoli".

L'insegnante della Scuola dell'Infanzia Fratelli Grimm dell'Istituto Comprensivo Civitavecchia II, Giovanna Restivo, al termine della giornata conclusiva del progetto "Raccontando emozionando in girandola" ha spiegato: "Bambini e anziani hanno indubbiamente qualcosa in comune e questo ha reso fantastici ed emozionanti gli incontri tracgli ospiti della struttura Rosendhal e i nostri alunni della Scuola dell'Infanzia Fratelli Grimm dell'Istituto Comprensivo Civitavecchia II".

Una delle ideatrici del progetto è stata l'educatrice della Rosendhal, Alisia Lucignani che ha studiato in Spagna e lì ha "vissuto" questo tipo di esperienze e lo ha importato nel nostro territorio. "Gli anziani, grazie ai bambini, hanno trovato lo slancio per mettersi in gioco, sentendosi responsabili ed utili all'interno del rapporto intergenerazionale. Cosa che spesso manca nell'anziano in quanto travolto da uno stato di passività generale - spiega Alisia Lucignani - i bambini hanno avuto l'opportunità di conoscere un po' di più il mondo degli anziani, spesso a loro sconosciuto o colpito da pregiudizi o stereotipi. Per non parlare delle emozioni, dell'energia della voglia di vivere che si è respirata durante gli incontri. Gli anziani e i bambini, spesso portatori di bisogni educativi molto simili, sono l'uno risorsa per l'altro e questo progetto lo ha dimostrato a tutti noi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA