CIVITA CASTELLANA - Domenica prossima, festa di Sant’Eurosia, compatrona di Fiano Romano, alle 16,30, Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana, presenzierà alla posa della prima pietra del nuovo complesso parrocchiale di Fiano dedicato a “Cristo Nostra Pasqua”. A darne notizia è don Luciano Cinelli.

Saranno presenti: il vicario generale, Terzilio Paoletti, il parroco di Santo Stefano Protomartire, don Maurizio Medici, il sindaco di Fiano Romano, Davide Santonastaso e Carlo Crucianelli, vicario episcopale per gli Affari economici, nonché una rappresentanza delle autorità militari.

Parteciperanno, inoltre, il progettista architetto Alberto Barone (Studio Alfa -Architetti associati); la ditta appaltatrice Edilizia generale riunita (Egr), l’architetto Riccardo Pellegrino, responsabile unico del procedimento. Fiano Romano è il terzo comune del Lazio con il più alto tasso di natalità e, quindi, con una popolazione di bassa età media.

«Per venire incontro alle esigenze di una numerosa comunità parrocchiale, in costante crescita, attualmente relegata in anguste strutture, totalmente insufficienti, situate nel centro storico, ormai in progressivo spopolamento, fin dal 2007, durante l’episcopato di Divo Zadi, quando venne richiesto al comune l’individuazione di un’area idonea all’edificazione del nuovo complesso parrocchiale - spiefa don Luciano -, si sono compiuti i passi necessari per la sua realizzazione, concretizzatasi durante l’episcopato del vescovo emerito di Civita Castellana, Romano Rossi, dalla proficua sinergia tra amministrazione comunale, la parrocchia e la curia, cementata sempre più da numerosi incontri. Il complesso parrocchiale nel primo stralcio funzionale avrà un costo complessivo di 6.005.830,20 euro, preventivo approvato dalla Cei per l’edificazione della chiesa, della casa canonica e dei locali per il ministero pastorale. La spesa verrà in parte affrontata con i contributi Cei dell’8/mille per l’ammontare di 4.300.000 di euro. I lavori, iniziati il 18 marzo 2024, termineranno contrattualmente entro due anni», conclude la nota della diocesi di Civita Castellana.