Non so che dire…
Dopo 7 lunghissimi anni “giustizia” è stata fatta, anche se essa non cancellerà le sofferenze patite finora…
Questi anni li ho passati a combattere: contro me stessa, contro i mostri sotto il letto, contro i sensi di colpa e contro le paure; È stata sicuramente una lotta giudiziaria ma soprattutto interiore…
Mi sono state rubate tante cose: mi è stata rubata l’infanzia, mi è stata rubata la spensieratezza che dovrebbe avere una bimba di 9 anni, mi è stata rubata la voglia di vivere, mi è stato rubato il sorriso, mi è stata rubata la mia femminilità ma soprattutto la mia dignità…per molti anni mi sono vergognata ma poi piano piano ho capito che non ero io quella che doveva vergognarsi ma bensì lui, le persone come lui che io ho sempre paragonato all’uomo nero; avete presente che da piccoli la mamma diceva che se non avremmo fatto i bravi sarebbe venuto l’uomo nero? bene da me è arrivato, è vero non mi comportavo sempre bene ma l’uomo nero con me è stato molto cattivo, mi ha rubato una cosa che nessuno mi restituirà mai, ma io da bimba forte ho deciso di sfidare l’uomo nero così da essere sicura che non ruberà mai più nulla alle bimbe come me, la sfida è stata lunga ma ci sono riuscita per il mio bene e per il bene degli altri…dopo che l’uomo nero è venuto per la prima volta, ha continuato a venire e ogni volta mi rubava qualcosa, questi incontri con lui hanno distrutto quella bimba ma l’esperienza mi ha insegnato tante cose e mi ha aiutata a crescere. Queste cose che l’uomo nero mi ha rubato mi hanno provocato un forte dolore e un grandissimo vuoto che tuttora non riesco a colmare dopo tanti anni, un dolore atroce, tipo quando da piccoli cascavamo dalla bici e ci sbucciavamo il ginocchio ma quello dopo un po’ passava, questo non passa mai, è una ferita sempre aperta e dolorante che nessuno potrà chiudere.
Sono anni che mi guardo allo specchio e non mi riconosco, anni in cui vivo nella paura, anni di colpe, anni in cui ho perso me stessa, anni in cui ho perso parti di me che nessuno mai potrà ridarmi, perché una parte di me un po’ è morta quel giorno…ma oggi inizia il mio percorso su me stessa, è arrivato il momento di ritrovarmi e di amarmi per tutti quegli anni passati ad odiare ogni centimetro di me…
In questi anni il mio unico pensiero è stato lui, odiavo il fatto che lui fosse libero ed io invece intrappolata ma dopo anni passati in gabbia posso dire che anche lui adesso proverà un briciolo di sofferenza che io ho patito…Ammetto che ci avevo perso le speranze,più passava il tempo più pensavo che non avremmo avuto un riscatto e invece eccolo qui,questo è un giorno che sicuramente ricorderò per tutta la mia vita…