Un detenuto del carcere di Mammagialla ha colpito un poliziotto ferendolo con una lametta. «La situazione nel carcere Mammagialla è davvero allarmante», commenta il vice segretario regionale Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) per il Lazio Luca Floris, in un comunicato. «Ieri (venerdì ndr) un detenuto extracomunitario ha dato una “lamettata” ad un poliziotto ferendolo al braccio. Sfiorata la tragedia per l’ennesima volta. Il detenuto in isolamento senza apparenti motivi si è scagliato contro l’agente che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso con alcuni punti di sutura. Pochi giorni fa subbuglio alla sezione infermeria dove, sempre per futili motivi, i detenuti hanno appiccato un fuoco che ha di fatto creato una cortina di fumo rendendo irrespirabile l’aria. Per scongiurare il peggio e salvare la vita agli altri detenuti della sezione si sono dovuti rompere i vetri e fare passare aria pulita dalle finestre». «Non c’è più un giorno che non succede qualcosa di grave», conclude Floris Vice segretario del Lazio del Sappe, il sindacato maggiormente rappresentativo della polizia penitenziaria: «il fatto che ultimamente non gridiamo più alla stampa il nostro grido di aiuto non significa che non succede più nulla, anzi. La situazione sta quotidianamente degenerando. Abbiamo deciso di mantenere un profilo basso per non creare ancora più scompiglio ma a volte è veramente dura non denunciare e fare il proprio ruolo di, appunto, sindacato». Maurizio Somma, segretario nazionale Sappe Lazio, stigmatizza i gravi episodi e sostiene che «ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle istituzioni. Abbiamo bisogno di personale, il rischio fa parte del nostro lavoro, ne siamo consapevoli, ma giocare al massacro con livelli di sicurezza che non permettono minimamente di tutelare l’incolumità dei lavoratori non è accettabile!».

Il segretario regionale dell’Uspp, Daniele Nicastrini, denuncia che «in questi giorni pur continuando a denunciare tali gravità soprattutto legate alla carenza di personale e di direttive del Dap, le ultime 5 unità pervenute dal 181° corso assegnate all'istituto, ben 2 sono state immediatamente distaccate alla banda musicale e alla squadra di calcio Astrea partecipanti ai campionati semiprofessionistici, su disposizione dello stesso Dao, senza rimpiazzarle con altrettante unità a dimostrazione che ha quest'ultima non interessa alcun che la situazione che si continua a denunciare».