CIVITAVECCHIA – Il Centro diagnostico Buonarroti, dopo aver dimostrato di essere un’ eccellenza a livello territoriale nel settore della diagnostica e prevenzione Covid e aver affiancato l'azienda sanitaria locale nel drammatico periodo pandemico, in pochi mesi è diventato la struttura di riferimento nel mondo del cinema per la gestione di tamponi e casi Covid durante le riprese di produzioni di livello come - solo per fare qualche nome - Ferrari, Dune, Fast & Furious 10.

L’ESPERIENZA NEL MONDO DEL CINEMA
Un'eccellenza che negli anni ha saputo sempre investire sul potenziamento dei servizi, dei macchinari e del personale, un fiore all'occhiello che non è passato inosservato colpendo il pragmatico e dinamico mondo del Cinema per le sue capacità di “problem solving” e per la sua adattabilità, qualità che hanno permesso al Centro Buonarroti di portare a casa una serie di esperienze quasi surreali, di quelle che non si dimenticano. Partire da Civitavecchia e ritrovarsi a chiacchierare con il premio oscar Anthony Hopkins o con attrici del calibro di Penelope Cruz e Anne Hathaway è un qualcosa che nessuno aveva mai fatto e farlo riuscendo ad “avere la meglio” su realtà nazionali è stato ancora più soddisfacente.

L’INIZIO CON IL RE FINO AD ARRIVARE A FERRARI
A raccontarlo è il titolare e responsabile dottor Carlo Tarantino: «Abbiamo iniziato quasi per caso nell'aprile del 2021 quando a Civitavecchia furono girate alcune scene per la serie “Il Re” con Luca Zingaretti, andata in onda poi su Sky. Ci chiamarono per fare dei tamponi a fronte di alcune positività, si sono trovati bene e ci hanno chiesto di seguirli a Roma e a fine maggio eravamo nella capitale con la troupe di quella serie. A giugno ci siamo spostati a Torino seguendo Il Re e ad agosto, dopo appena tre mesi, ci siamo ritrovati a fare ben sette progetti cinematografici fra i quali “7 donne e un mistero” con Margherita Buy, Luisa Ranieri, Valeria Golino, Micaela Ramazzotti e Ornella Vanoni, Backstage, The Beautiful game con l’attore inglese Bill Nighy e L'Immensità con Penelope Cruz». Poi è stata la volta di Those about to die, serie tv internazionale con Anthony Hopkins nel ruolo dell'imperatore Vespasiano, attore con cui Tarantino è rimasto in ottimi rapporti al punto che ha deciso di regalare al medico alcuni suoi dipinti e un cofanetto de Il Silenzio degli innocenti con tanto di dedica e autografo. Insomma un'esperienza che definire sopra le righe è davvero poco.

Il set di Ferrari sul Gran Sasso
Il set di Ferrari sul Gran Sasso
Il Centro Buonarroti e l'esperienza nel mondo del Cinema

«Siamo diventati – ha continuato Tarantino - la struttura di riferimento nel settore cinematografico nel periodo in cui le produzioni avevano l'obbligo di fare tamponi a tutti gli operatori. Grazie a questo siamo stati per un anno e mezzo il laboratorio che ha eseguito più tamponi in tutta Italia (oltre 160mila lo scorso anno)».

I NUMERI IMPRESSIONANTI NEL CINEMA E NON SOLO

In questo lasso di tempo il Centro Buonarroti ha partecipato alla lavorazioni di circa 70 tra film e serie Tv, da produzioni nazionali di successo come ad esempio “C'è ancora domani”, il film dei record con Paola Cortellesi, o Adagio, fino ad arrivare a Boris 4 o The Great, Cyrano, Hearth of Stone, Dune, Fast and Furious X e molti altri ancora tra recenti successi e produzioni in uscita da qui ai prossimi mesi come ad esempio Immaculate, il chiacchieratissimo horror con la sex symbol del momento Sydney Sweeney. Un lavoro impegnativo, praticamente h24 che però ha portato il team del Buonarroti a lavorare con attori di cui di solito si può soltanto leggere come William Dafoe o Stanley Tucci e molti altri ancora.
Il picco di attività è stato raggiunto con Ferrari, il film sulla storia di Enzo Ferrari con Adam Driver, Penelope Cruz e Patrick Dempsey.
«Quella di Ferrari – ha detto Tarantino – è stata la produzione più grossa, girata interamente in Italia. Ci siamo proprio trasferiti a Modena dove siamo rimasti per tre mesi con tutti i nostri operatori e il nostro laboratorio mobile di biologia molecolare. È stata una cosa molto impegnativa, solo per questo film abbiamo fatto circa 20mila tamponi. Ho seguito in prima persona attori e registi con un impegno praticamente h24, ma è stata un'esperienza inimmaginabile, chi avrebbe mai pensato di incontrare registi come Sorrentino o attori come Hopkins o Cruz o Florence Pugh. La cosa davvero bella è che abbiamo avuto manifestazioni di riscontro e di affetto, qualcosa che esula dal rapporto professionale, evidentemente il nostro modo di fare in un settore molto dinamico come quello del cinema è stato apprezzato: è un settore che richiede spirito di risoluzione dei problemi».

Il dottor Carlo Tarantino sul set di Diabolik
Il dottor Carlo Tarantino sul set di Diabolik
Il Centro Buonarroti e l'esperienza nel mondo del Cinema

Grazie ai sistemi informatici messi in campo e a tempi strettissimi di refertazione anche in momenti critici come quello, ad esempio, di dicembre 2021 e gennaio 2022, il Centro Buonarroti è riuscito a creare una rete che ha retto e ha proiettato una realtà inizialmente di provincia verso il nazionale e oltre, arrivando ad avere oltre 100 collaboratori al lavoro su tutto il territorio italiano.

Il team del Buonarroti al lavoro nel laboratorio sul set di Dune 2
Il team del Buonarroti al lavoro nel laboratorio sul set di Dune 2
Il Centro Buonarroti e l'esperienza nel mondo del Cinema

«Abbiamo visto i posti più belli di Italia – ha concluso Tarantino - e abbiamo partecipato in prima persona a grandi produzioni, arrivando a fare parte della troupe e del set. Una cosa che per una struttura localizzata in una città di provincia è difficile, quasi impossibile ed esserci riusciti è stata sicuramente una grande soddisfazione per tutti i nostri operatori».
Il centro ha partecipato inoltre anche alla realizzazione di campagne pubblicitarie per realtà come Dior, Bulgari, Valentino, Netflix, Victoria's secret e molti altri. Un anno d'oro per il “Buonarroti” e per il suo team.

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