MONTI DELLA TOLFA - Il maltempo in collina non ha fermato l'uscita delle tradizionali e amate processioni del Cristo Morto che si svolgono ogni anno la sera del Venerdì Santo ad Allumiere e Tolfa.

LA PROCESSIONE AD ALLUMIERE

L'amore e la voglia degli allumieraschi di fare la tradizionale processione del Cristo Morto ha superato il maltempo. Un forte vento si è abbattuto venerdì sul paese collinare, nonostante ciò tutti hanno voluto uscire anche se a percorso ridotto. "Eravamo incerti se si potesse uscire - spiegano alcuni partecipanti - ma la voglia era troppa e insieme al nostro super parroco abbiamo deciso di uscire: nei suoi occhi e nei nostri c'era la stessa gioa e la stessa voglia di rivivere insieme la Passione e Morte di Gesù attraverso la nostra bellissima processione". Una grande folla è scelto di scendere in strada venerdì scorso per assistere alla processione del Cristo Morto organizzata alla perfezione dal parroco Don Roberto Fiorucci e dai suoi collaboratori. Numerosi anche i turisti arrivati ad Allumiere proprio per assistere a questo emozionante corteo religioso. Per il maltempo non è potuto essere portata in processione la grande croce con tutti i simboli delle Contrade. Fra ali di folla la processione, guidata liturgicamente da don Roberto, è uscita dalla parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo, poi si è snodata lungo via Roma e via Garibaldi; il corteo religioso all'altezza dei carabinieri ha girato ed è tornata indietro. Si è registrata una grandissima partecipazione e tutto si è svolto in un grande e rispettoso silenzio, forte l'emozione provata da chi ha sfilato e da chi era lungo le strade per assistere alla processione. I partecipanti al tradizionale corteo religioso sono stati oltre 250: a questo numero occorre aggiungere gli agenti della Polizia locale, i Carabinieri e i volontari della Protezione civile che hanno svolto il servizio d'ordine. Da rilevare la crescita qualitativa e quantitativa di questo evento che don Roberto ha contribuito a renderlo ancira più bello, più emozionante e significativo. Al seguito, tra i fedeli, c'erano le autorità del comune e dell'Università Agraria, più il popolo.

A immortalare questa amata processione sono stati molti fotografi. Ad animare il corteo religioso con musiche struggenti ed emozionanti sono stati i musicanti della banda "Amici della Musica" di Allumiere diretti dal maestro Manuel Pagliarini. Emozionante é stato anche il rumore delle catene portate a piedi nudi dai 6 penitenti vestiti col saio bianco e col cappuccio in testa che hanno partecipato quest'anno (2 in più rispetto alle edizioni precedenti). Tantissimi i giovani che hanno partecipato e molti i bambini del catechismo che hanno sfilato. Composti i bambini con le fiaccole e i sei tamburini: uno per ognuna delle sei Contrade; immancabile è stato il figurante vestito da Angelo.

Pian piano hanno sfilsto i 9 quadri: il primo è stato quello di "Gesù nell'orto degli ulivi" portato dalla Contrada Ghetto; a seguire il secondo quadro: "Gesù Flagellato alla colonna" portato dalla Contrada Sant'Antonio; il terzo quadro "Gesù coronato di spine" portato dalla Contrada Burò; il quarto quadro "Gesù caricato della croce" portato dall'associazione Sant'Antonio Abate; il quinto quadro "Gesù crocifisso" portato dalla Contrada Nona; seguire c'era la banda Amici della Musica e dietro i sacerdoti e i ministri; il sesto quadro è stato quello del Cristo Morto portato dalla Contrada Polveriera; il settimo quadro è stato quello della Madonna Addolorata portata dalle donne associate del Preziosissimo Sangue e a questa hanno fatto seguito i simboli dei ''7 dolori di Maria'' portati dal Ggp; l'ottavo quadro è stato quello della Maddalena portato dalla Contrada La Bianca; il nono quadro, infine, è stato quello di San Giovanni Apostolo: in passato questo carro veniva portato dai volontari della Croce Rossa ma quest'anno i volontari della CRI non hanno potuto farlo così è stato portato dai contradaioli del Burò. Ad ogni quadro erano associati dei simboli: 2/3 comparse che portavano i simboli relativi alla statua. Alla processione hanno partecipato il sindaco Luigi Landi, le autorità civili e militari e il popolo. "La Processione è andata molto bene ed è stata molto sentita e partecipata. Un ringraziamento particolare - spiega il parroco don Roberto - va a tutte le Contrade e a quanti, a vario titolo, hanno collaborato per la buona riuscita della processione. L'appuntamento è per il prossimo anno sperando di renderla ancora più bella aumentando il numero dei partecipanti". Molto soddisfatti tutti gli allumieraschi che ringraziano il parroco "per il grande lavoro che sta facendo e per quanta intensità ed emozione ha trasmesso con i vari riti di questi giorni e, soprattutto, con la processione di venerdì". Sempre gli allumieraschi ci tengono poi a spiegare: "Don Roberto è un ottimo sacerdote e un grande uomo: per tutta la comunitá di Allumiere sta diventando sempre di più un importante punto di riferimento".

LA PROCESSIONE A TOLFA

Venerdì scorso è sfilata per le vie di Tolfa la bellissima processione del Cristo Morto animata dalla musica struggente suonata dalla Banda Verdi diretta da Stefania Bentivoglio. Ancora una volta la Confraternita Umiltà è Misericordia ha dato vita a uno stupendo corteo religioso che ha colpito i cuori di tutti perche è un perfetto mix di fede e tradizione. Nonostante il freddo in strada sono accorse tantissime persone e si è respirato un clima di forte comunione. Processione di Cristo Morto è partita puntuale con grande organizzazione e partecipazione dalla chiesetta del Crocifisso per procedere lungo le vie del centro storico. La Confraternita “Umiltà e Misericordia” per tutto l'anno lavora per dar vita ogni anno alla processione del Cristo Morto e anche l'organizzazione per questa edizione 2024 è stata pressoché perfetta. Anche quest’anno la processione è stata molto sentita e partecipata con il dovuto silenzio rispettato da tutti. Sono stati presenti anche tanti turisti e fotografi assiepati lungo le vie. Circa 200 sono stati coloro che hanno sfilato, fra questi 9 penitenti (maggior numero registrsto negli ultimi anni) vestiti di nero (colore della Confraternita "Umiltà e Misericordia"), incappucciati, con le catene alle caviglie e la croce di legno sulle spalle. Nonostante il vento a Tolfa la processione è uscita e ha sfilato per intero. Ad animare la preghiera lungo il percorso don Martin Bahata. Una squadra di numerosi centurioni é partita a suon di tamburo dalla piazza V. Veneto per raggiungere il corteo un piazza G.Matteotti ed aprire la processione insieme ai tanti figuranti in costume d’epoca che richiamano i personaggi della Passione. Il passaggio delle pesanti croci di legno, trasportate a spalla dai fedeli, ha rappresentato un momento molto emozionante, così come il silenzio, interrotto dalle note luttuose intonate dalla Banda G. Verdi, diretta dal maestro Stefania Bentivoglio. Per motivi di salute di alcuni cantori quest'anno non è risuonato per le strade "Popolo Meus". Il corteo religioso è poi salita sulla ripida salita di via Annibal Caro per poi attraversare via S.Antonio, piazza V. Veneto e via Roma. Il corteo si è concluso con il rientro nella chiesa di Sant’Egidio Abate di tutte le statue portate in processione: il "Cristo Morto", la "Madonna Addolorata", il "Cristo nell’ Orto" degli ulivi e il Cristo Flagellato. Qui il parroco, Don Martin Bahata, ha ringraziato tutti gli organizzatori, coordinati dallo storico curatore della processione Mauro Cascianelli e tutte le persone che con grande maestria hanno allestito i "Sepolcri" nella stessa chiesa di S.Egidio, S.Antonio, La Sughera e la piccola, ma preziosa chiesetta del Crocifisso. Il parroco ha continuato a ringraziare i figuranti, i rappresentanti istituzionali, le autorità presenti che hanno permesso di svolgere l'evento in sicurezza e speso parole di apprezzamento per la grande, composta e silenziosa partecipazione della comunità tolfetana ad un evento che ne esprime la cultura e l'identità da salvaguardare e tramandare. Le splendide vie del borgo, illuminate da lumini e luce fioca, hanno reso la processione ancora più bella, suggestiva e fortemente coinvolgente. Tolfa conferma la volontà e passione di tramandare questa solenne ed importante manifestazione della tradizione religiosa tolfetana. Alla processione erano presenti le autorità civili e religiose; perfetto è stato il servizio d'ordine dei carabinieri, della polizia locale e dei volontari della Prociv. Sono stati attivi anche i volontari della CRI.

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