LADISPOLI – Dalla Caritas arriva la conferma che i clochard che vivono nella baraccopoli di via Settevene Palo, a Ladispoli, verranno sottoposti a screening dall’Asl Rm 4. Questo dopo il caso di un senzatetto marocchino di 45 anni che è stato ricoverato il 2 agosto allo Spallanzani per aver contratto la tubercolosi. Erano stati degli amici ad accompagnarlo prima in un centro privato di Fiumicino e poi in ospedale Roma all’esito degli esami. Chi era in auto con lui si è sottoposto al test della tubercolina ed è risultato negativo fortunatamente. Così come non destano preoccupazioni le condizioni del cittadino africano che sta in cura farmacologica. Però è chiaro che la situazione della tendopoli, a pochi metri dalla ferrovia ma soprattutto davanti a un centro commerciale, alle abitazioni e alla parrocchia Sacro Cuore preoccupa eccome. Nei giorni scorsi anche il sacerdote aveva effettuato un sopralluogo. «Abbiamo fatto visita alle roulotte – è il commento di don Gianni Righetti – sono oltre 30 ma ci sono altre macchine dove delle persone dormono di notte. La zona è sprovvista di un bagno chimico e questo costituisce senza dubbio un pericolo dal punto di vista igienico. È un problema che dovrà essere risolto quanto prima. Siamo in costante contatto con la Caritas». I cittadini senza giri di parole sono concordi nel chiedere lo sgombero delle roulotte che erano state già fatte allontanare da via del Tritone un anno fa da polizia e vigili urbani. Dopo quel blitz i mezzi praticamente si sono trasferiti sotto al ponte nell’ampio parcheggio di Città Metropolitana. E i pendolari sono infuriati perché non riescono mai a trovare posto per le loro auto prima di poter raggiungere la stazione a piedi.

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