CIVITAVECCHIA – «Ripartono i Civitavecchia express ma qualcuno li prenderà?». A chiederselo è l'Osservatorio regionale dei trasporti con il suo presidente Andrea Ricci che pone la domanda scomoda che un po' tutti i pendolari si sono posti nel corso degli ultimi anni.

Parole che arrivano dopo un mese di passione per i pendolari del territorio tra giornate nere e disagi vari che hanno messo a dura prova la pazienza e la quotidianità delle migliaia di persone che da Civitavecchia e dal comprensorio si spostano verso Roma per lavoro o studio.

Problematiche che vanno ad accentuarsi con l'avvio della stagione crocieristica a Civitavecchia che vede, troppo spesso, treni pieni di turisti e bagagli vari che mettono in difficoltà convogli già abitualmente stracolmi. Una risposta sembrava essere arrivata grazie al Civitavecchia express, treno dedicato principalmente proprio ai crocieristi ma secondo Ricci qualcosa negli anni non ha funzionato.

I PROBLEMI LEGATI AL NUOVO SERVIZIO SECONDO L'ORT

«Dal primo aprile e fino al primo novembre – scrive -, il servizio a tariffa dedicata "per crocieristi ma non solo" riparte: alle 8.57 (le 9.07 dal 24 aprile) da Civitavecchia con arrivo a San Pietro alle 9.47 (poi alle10.00) ed a Ostiense alle 9.57 (poi 10.10) e da Ostiense alle 16.30 e San Pietro alle 16.43 con arrivo a Civitavecchia alle 17.20. Il treno a Civitavecchia partirà dal binario tronco, nell'idea di consentire un migliore incarrozzamento ai passeggeri già muniti di biglietto. A quello che abbiamo capito, il servizio verrà effettuato con treni Rock, certo meglio attrezzati per i bagagli rispetto ai Vivalto…se qualcuno li prendesse e di quei bagagli svuotasse i regionali». Secondo il presidente dell'Ort, infatti, «nel 2019, alla loro istituzione quando la Regione, dopo che negli anni precedente erano state tentate senza successo altre soluzioni al problema del forte afflusso in certi orari di persone con grandi quantità di bagagli, ci aveva chiesto un parere in merito e lo avevamo dato positivo, alle condizioni che si trattasse, come previsto originariamente, di treni a mercato (cioè non sovvenzionati dalla Regione nel Contratto di servizio e quindi che non riducessero i fondi del vero servizio universale), e che gli orari non intralciassero quelli dei treni normali. Ambedue queste richieste sono andate disattese, e la nostra contrarietà si è acuita nel corso degli anni visto che questi treni viaggiano molto spesso praticamente vuoti e che l’orario del treno di ritorno influenza pesantemente la circolazione dei regionali previsti in quella fascia oraria».

LA BUONA NOTIZIA

«L’unica mezza buona novità vera – continua Ricci - è che è stata in parte accolta una richiesta che abbiamo avanzato da anni, ossia quella di istituire una categoria per questo servizio diversa da quella di “Regionale Veloce”, che provocava una confusione infinita tra i passeggeri in attesa soprattutto a San Pietro; l’istituzione della categoria “Regionale Civitavecchia Express” con logo ad hoc dovrebbe ridurre questo problema… anche se la presenza di un adiacente “Regionale Veloce Etruschi line” che è il normale regionale per Pisa accessibile a tariffa ordinaria, continua a non aiutare minimamente i passeggeri a capire quali treni possono o quali non possono prendere, causando ulteriori ritardi in partenza quando non salate multe. Così come del tutto inascoltata continua ad essere la nostra richiesta che anche su questi treni sia possibile utilizzare la Carta Tutto Treno. Vediamo se quest’anno almeno – conclude duro - ci si riesca ad accordare con le compagnie di navigazione per riempirne qualcuno in più, di questi treni».

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