LADISPOLI – L’aggressione del pitbull che ha ucciso un chihuahua sul lungomare ha sconvolto la comunità, oltre che i presenti, tra cui la padrona del suo animaletto ovviamente tornata a casa con la carcassa avvolta in un asciugamano. E si è accesa una grande discussione su questo tema anche perché di episodi simili, a Ladispoli e Cerveteri, nell’ultimo anno ce ne sono stati davvero tanti. Sul lungomare di via Marina di Palo, domenica pomeriggio, si è sfiorata la rissa. Solo per l’intervento provvidenziale dei carabinieri è stata riportata la serenità. Ma gli animi sono accesi, anzi accesissimi sui social dove migliaia di persone in queste ore hanno commentato la vicenda e più in generale il rapporto tra uomo e animali. Specie quelli di grossa taglia, come i pitbull. O anche la tenuta dei guinzagli troppo lunghi per quelli di piccola taglia che magari possono sfuggire agli occhi della padrona avvicinandosi troppo al cane “rivale”. I numeri dicono però che l’allarme c’è per un motivo o per l’altro. Due cani uccisi in una settimana: il chihuahua a Palo Laziale e il juck russel in via Todi a Cerenova. Un altro cucciolo che ha rischiato sul viale Italia da aggiungere alla lista e un 65enne ladispolano ferito alla mano da un morso di un dogo argentino tra via Firenze e via Flavia.

TROPPI EPISODI Quattro casi in un mese soltanto dunque ma ce ne sono anche di più riavvolgendo il nastro ai mesi precedenti. C’è chi chiede maggiori controlli, chi invece sostiene che dovrebbero essere gli stessi padroni a comportarsi adeguatamente. Chihuahua morto a parte, l’impressione è che il numero di questi accadimenti è destinato a crescere ancora.

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