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SANTA MARINELLA - L’assessore alla Cultura di Santa Marinella, Gino Vinaccia, torna a parlare della questione Castello di Santa Severa e del rinnovo della convenzione tra Comune di Santa Marinella e Regione Lazio.
«La comunità attende da troppo tempo che si porti a compimento l’accordo che regola e coordina le attività e i servizi all’interno del Castello tra le due istituzioni - spiega Vinaccia - La questione oramai annosa del rinnovo della convenzione non può limitarsi, a mio giudizio, alla stesura di un atto amministrativo che regola i rapporti tra due enti. Il tema, secondo me, è molto più complesso. Sono convinto che l’indirizzo, che si deciderà di dare alla convenzione, reca in se una serie di implicazioni che incidono in maniera determinante sul futuro del Castello di Santa Severa».


«In tal senso – dice Vinaccia – non si tratta solo di modificare o riscrivere un articolo della stessa, in gioco c’è la scelta tra la trasformazione del Castello, nel tempo, in un resort esclusivo, oppure la valorizzazione di quel luogo come centro di cultura, che racconti, anche attraverso l’archeologia, la storia e le radici della nostra civiltà».
«Diventa quindi importante che questa scelta si compia attraverso la partecipazione attiva e il confronto non solo con la città, ma addirittura con un comprensorio più vasto, perché il Castello è un bene monumentale del territorio - sottolinea l’assessore - Bene fa il sindaco Tidei a voler convocare per fine mese il consiglio comunale, che, secondo il mio giudizio, deve essere svolto in maniera aperta a cittadini, comitati, associazioni culturali, oltre che naturalmente, ai rappresentanti delle istituzioni regionali, sia della giunta sia del consiglio, del presidente e dei dirigenti di Lazio Crea; di tutti gli attori, cioè, che in un modo o in un atro sono interessati e interagiscono sul maniero».
«E’ un argomento così importante che merita una discussione ampia e profonda- dice Vinaccia - che giunga alla sostanza di quello che dovrà essere il futuro del Castello, del suo borgo e a quello che vogliamo esso rappresenti per la città ed il comprensorio”. L’invito quindi dell’assessore alla Cultura del Comune di Santa Marinella è lo stesso espresso mesi fa: «Un consiglio comunale aperto, il cui unico ordine del giorno sia la discussione profonda e risolutiva sul futuro del monumento».
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