Oggi le campanelle di tutte le scuole di ogni ordine e grado suoneranno, tra le 10 e le 11, per dare il segnale di sospensione delle attività per 5 minuti.

E’ il messaggio che sarà lanciato dagli istituti contro il bullismo e il cyberbullismo, piaghe che minano l'autostima dei giovani a volte con esiti devastanti.

Viterbo ieri ha ospitato la seconda edizione dell’International Forum on Bullying and Cyberbullying, nel corso del quale è stata illustrata l’iniziativa odierna.

La manifestazione, organizzata dall’università di Tor Vergata e dal comune di Viterbo, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, ha visto la partecipazione in sala Regia di vari relatori che hanno affrontato la tematica in base alle rispettive competenze davanti a una platea di studenti.

La scelta di Viterbo come sede ospitante del secondo forum internazionale è stata spiegata da Carmelo Mandalari, coordinatore dell’osservatorio sul bullismo e il disagio giovanile dell'università di Roma Tor Vergata.

«Abbiamo scelto il Comune di Viterbo per l’attenzione che sta ponendo da un anno a questa parte sulla prevenzione del disagio giovanile. - ha sottolineato - Un’attenzione che passa anche attraverso la costituzione della prima Rete nazionale delle scuole dell’empatia. L’obiettivo è quello di aprire un tavolo di confronto permanente, che condivida percorsi comuni di prevenzione contro ogni forma di violenza e disagio».

Nel suo saluto la sindaca Chiara Frontini ha accolto i relatori e gli studenti dichiarando: «Siamo fieri e orgogliosi di ospitare un evento così importante che permette alla nostra città di confrontare e condividere le buone prassi in ambito educativo e sociale con quelle di altre realtà nazionali e internazionali, nella ferma convinzione che bisogna lavorare costantemente sull’educazione e sulla costruzione di una cittadinanza attiva, consapevole e inclusiva».

L’appuntamento in sala Regia è stato anche un’occasione di formazione per i referenti sul bullismo e cyberbullismo di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado della provincia di Viterbo e di divulgazione e confronto a livello nazionale e internazionale tra esperti del mondo universitario, delle associazioni di settore, professionali e rappresentanti delle autorità educative.

All’iniziativa, che è stata seguita a distanza anche da istituzioni scolastiche italiane, sono intervenuti anche professori dell’università di Harvard e del North Carolina.

«Quest’anno - ha evidenziato Rosanna Giliberto, consigliera delegata all’Educazione e ai Rapporti con le scuole e moderatrice dell'evento - saranno i sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione a suonare la campanella per simboleggiare la presenza dell’amministrazione locale a fianco delle nuove generazioni e per dimostrare che, davanti a tematiche così importanti, gli amministratori sono uniti e coesi».

Sulla sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno si sono incentrati gli interventi del vice prefetto Andrea Nino Caputo e di Fabio Zampaglione, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Viterbo, che ha sottolineato i molti incontri sulla tematica tenuti dalla polizia in più di 100 istituti scolastici di Viterbo e provincia.