CIVITAVECCHIA – Centinaia e centinaia di automobilisti ogni giorno percorrono la bretella della vergogna.

E nessuno fa nulla per migliorare le condizioni stradali.

Uno scandalo che comincia a pochi passi dal porto e che culmina all’imbocco autostradale dell’A12 direzione nord.

Parliamo della strada statale 675, una delle principali arterie di Civitavecchia, vittima ormai da tempo del degrado nell’indifferenza delle istituzioni.

La parte più caratteristica della SS 675 è la discarica a cielo aperto che può ammirare chi percorre quella strada, richiamato dal cattivo odore che pone l’accento su una vergogna tutta civitavecchiese.

Ma non è tutto.

L’asfalto presenta da tempo dei vistosi avvallamenti, che rendono poco sicura la tenuta di strada soprattutto in caso di forti piogge.

Il cemento utilizzato e mai sostituito in alcuni punti è roba che fa rabbrividire: lo spartitraffico si sta letteralmente sgretolando sotto gli occhi di chi ogni giorno percorre la bretella.

E poi ci sta pensando la vegetazione a rincarare la dose: l’erbaccia, cresciuta praticamente ovunque, ha velocemente sostituito anche i pochi percorsi pedonali e qualcuno ha pensato di scaricare rifiuti di ogni tipo nel tentativo di occultarli tra il degrado che si è ormai da tempo impadronito dell’arteria.

E ci si interroga ancora una volta sull’opportunità di abbandonare immondizia a bordo strada, quando a poche centinaia di metri esiste un ecocentro specializzato nella raccolta di rifiuti.

Che senso ha rischiare una sanzione pesantissima se non addirittura una denuncia penale solo per evitare l’ecocentro? Le fototrappole della Polizia locale, installate ormai da mesi in diversi punti della città, stanno facendo una strage. I filmati hanno catturato un elevatissimo numero di trasgressori che si sono già visti recapitare multe di oltre seicento euro.

Le segnalazioni non sono servite a nulla: in quell’area nessuno si sente in dovere di intervenire per rimettere le cose al loro posto.

Di chi è la competenza su un tratto di strada statale che attraversa il porto e di conseguenza la città?

Una domanda alla quale nessuno sa dare una risposta precisa, nessuno intende intromettersi in fatti di questo tipo.

Si preferisce sonnecchiare, far finta di nulla, ignorare il problema ed occuparsi di altre faccende.

Così il degrado avanza e ognuno tira le proprie somme alla vista di uno scempio che rappresenta a pieno titolo il peso specifico di istituzioni sorde e lontane dalle esigenze degli utenti.