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CERVETERI - Sono iniziate le attività di tutela e valorizzazione del bosco di Valcanneto da parte delle due associazioni firmatarie del Patto di collaborazione con il Comune.
«Abbiamo già effettuato un primo sopralluogo, a partire dalla sorgente romana - hanno spiegato Scuolambiente e il Comitato di zona Valcanneto - Con il supporto dei nostri esperti stiamo evidenziando alcune criticità che verranno debitamente segnalate al Comune. Stiamo inoltre programmando la ripresa delle attività con diversi eventi e con il coinvolgimento delle scuole. Pensiamo, infatti che con la sottoscrizione del Patto si sia avviata una nuova fase per la tutela e la valorizzazione del bosco di Valcanneto. Il Patto infatti definisce in modo formale ruoli e responsabilità e ci dà, di fatto, gli strumenti per essere operativi e per incidere in modo più determinante per la sua tutela e valorizzazione».
Associazioni che, come ricordato da loro stesse, operano sul territorio da più di 20 anni. «La sottoscrizione del Patto riconosce questo nostro ruolo di protagonisti attivi e ci fornisce gli strumenti per una maggiore incisività. Siamo certi che, come sempre, servirà l’impegno di tutti per far sì che gli intenti dichiarati siano concretamente realizzati dalle parti in causa ma siamo altrettanto consapevoli che il Patto vincola non solo noi associazioni ma anche l’Amministrazione a una serie di responsabilità nei confronti del bene comune Ad ognuno di noi cittadini, singolarmente o in associazione o in gruppo, rimane la libertà di provare a fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, ma la libertà è anche quella di non fare nulla, rimanendo a guardare o limitandosi a criticare».
«Non crediamo che la firma di un documento sia risolutiva delle criticità - hanno sottolineato - ma è senz’altro un primo passo. Siamo certi che, come sempre, servirà l’impegno di tutti per far sì che gli intenti dichiarati siano concretamente realizzati dalle parti in causa e, soprattutto, siamo consapevoli che occorrerà collaborare e sollecitare l’amministrazione comunale affinché si dia seguito a quanto è indicato nel patto firmato. Ad ognuno di noi cittadini, singolarmente o in associazione o in gruppo, rimane la libertà di provare a fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, ciascuno utilizzando le modalità di confronto e di interlocuzione con l’amministrazione comunale ritenute più giuste e più opportune, ben conoscendo le difficoltà e le mille pieghe dell’ambito pubblico, ma la libertà - hanno incalzato ancora - è anche quella di non fare nulla, rimanendo a guardare o limitandosi a criticare».
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