CIVITAVECCHIA – Dopo la raffica di disservizi a Borgata Aurelia Acea Ato 2 risponde “picche” ai residenti infuriati. Non sono state settimane, anzi mesi, facili per i residenti di Borgata Aurelia e basta fare una rapida ricerca su qualunque motore online per verificare quante volte i rubinetti degli abitanti del quartiere siano rimasti a secco, situazione che si è ripetuta svariate volte al punto che i cittadini delle aree interessate dai fermi - vuoi per guasti o vuoi per manutenzione - hanno espresso il loro disappunto tramite pec alla Spa capitolina. La risposta? Sostanzialmente un bel “secondo noi va tutto bene” e la foto fa il giro dei social accrescendo ulteriormente la rabbia degli abitanti di Borgata Aurelia.

«In conformità con quanto riportato nella Carta dei servizi Ato2 - si legge nella risposta - Lazio centrale Roma, il gestore ha provveduto a fornire agli Enti le adeguate e tempestive informazioni impegnandosi nel limitare al minimo necessario i tempi di disservizio compatibilmente con i problemi tecnici insorti nei saltuari casi in cui si è reso necessario interrompere il flusso idrico per interventi urgenti di manutenzione sulla rete di distribuzione e, in quelli più frequenti, in cui la fornitura idrica al punto di consegna “Filtri Aurelia” è stata sospesa per cause non imputabili alla scrivente. Quest’ultima ha altresì predisposto rifornimenti sostitutivi a mezzo autobotte al fine di garantire la continuità del servizio idrico alle utenze e, in caso di interruzione programmata, assicurato un preavviso di almeno 48 ore dall’interruzione mediante affissione cartelli e comunicati agli enti interessati».

Quindi in buona sostanza basterebbe avvisare per tempo e predisporre un servizio di autobotti, da cui i cittadini armandosi di bottiglie e taniche varie possono rifornirsi, per poter dire “ah, noi il servizio lo abbiamo garantito”. Ma il bello viene alla fine della risposta. «Per buon ultimo - conclude la Spa -, preme precisare che le utenze richiedenti un’assoluta continuità del servizio, dovranno provvedere all’installazione di un adeguato impianto di riserva». Praticamente “Vuoi l’acqua sempre? Allora installati i cassoni in casa”, una risposta che - come prevedibile - non ha certo placato le ire dei residenti, anzi.

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